Fratelli Bianchi incastrati da una foto, per un pestaggio del 2019
I fratelli Bianchi accusati di lesioni dal Tribunale di Velletri, per un pestaggio effettuato a un ragazzo indiano nell'aprile del 2019
Si allunga la lista dei procedimenti penali nei confronti dei fratelli Bianchi, i due ragazzi di Artena attualmente rinchiusi e condannati in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte. Una foto e una testimonianza li hanno incastrati per un pestaggio effettuato dai due a Velletri nel 2019, poco più di un anno prima dell’omicidio dell’aiuto cuoco capoverdiano.
I nomi di Marco e Gabriele Bianchi riempiono ormai le notizie di cronaca da circa due anni. Da quando la notte tra il 5 e il 6 settembre del 2020, insieme a Mario Pincarelli e Francesco Bellegia, uccisero a calci e pugni il povero Willy Monteiro Duarte.
Fermati e arrestati poco dopo l’omicidio di Willy, i fratelli Bianchi hanno già trascorso due anni in carcere e affrontato il primo grado di giudizio nel processo per omicidio volontario. La sentenza del giudice del Tribunale di Frosinone ha deciso che dovranno scontare un ergastolo.
Ma di processi, i “gemelli di Artena” ne stanno affrontando anche altri.
Due settimane fa avevano ricevuto la sentenza di secondo grado per il reato di spaccio e lesioni. Attività criminose, queste ultime, portate avanti dai due ben prima dell’omicidio di Willy e in tutta la provincia. Una condanna a 4 anni e mezzo di reclusione.
Oggi, fotografie e testimonianze li inchiodano anche per un altro pestaggio, effettuato a Velletri nell’aprile del 2019.
La testimonianza contro i fratelli Bianchi
A raccontare tutto, fornendo anche delle foto, è stato Jaspret Singh, un ragazzo di 30 anni che il 13 aprile del 2019, insieme al suo amico, coetaneo e connazionale Deepak Kumar, ha avuto a che fare con i fratelli Bianchi e con la loro ormai nota “gang dello scrocchio”.
I due, di nazionalità indiana, quella sera stavano passeggiando a Velletri, quando una mini cooper è sfrecciata al loro fianco urtandoli leggermente.
Kumar, ha raccontato Singh, ha urlato qualcosa verso l’auto che poco prima aveva rischiato di investirlo.
Accorgendosi del richiamo, l’automobilista ha inchiodato ed ha fatto inversione. Dall’auto sono poi scese 4 persone, identificate poi in Marco Bianchi, Gabriele Bianchi, Omar Shabani e Vittorio Tondinelli.
In pochi istanti, ha spiegato agli inquirenti Singh, i 4 hanno alzato i toni e assunto un atteggiamento aggressivo, scaturito poi in uno dei loro soliti pestaggi molto violenti nei confronti di Kumar, che aveva riportato traumi gravissimi a tutto il volto.
Con freddezza, poi, Singh ha preso il telefono e scattato delle foto sia agli aggressori, sia alla targa dell’auto su cui viaggiavano. Dettagli che hanno permesso al Tribunale di Velletri di identificare e incastrare i 4 aggressori.