Funerali di Ginevra, il manifesto senza cognome del padre
Si sono tenuti questa mattina i funerali di Ginevra, la piccola uccisa da suo padre Salvatore Narciso. Sul manifesto non è stato riportato il cognome.
Si sono tenuti questa mattina i funerali di Ginevra, la piccola uccisa da suo padre Salvatore Narciso. Sul manifesto non è stato riportato il cognome, la mamma Agnese e la sua famiglia ha voluto che venisse cancellato il legame con il padre assassino, il 35enne le ha tolto la vita ed ha provato anch’egli a suicidarsi.
Il rito funebre è stato svolto questa mattina alle ore 10.30 nella chiesa di San Gioacchino e Sant’Anna a San Gennaro Vesuviano, in paese è stato dato il lutto cittadino per tutta la giornata. Sul manifesto è stato riportato solo il nome della piccola e una dedica per lei: “In cielo c’è un angelo in più che sorride, la piccola e dolce Ginevra”.
La famiglia della piccola di 17 mesi ha inviato tutti a non portare fiori ma di fare opere di bene a favore dei bambini. Subito dopo il funerale di Ginevra è stato intervistato il parroco che ha celebrato le esequie, Aniello Nappi. Tanto il dolore, la commozione e la rabbia, il parroco ha detto: “Non è questo il momento del perdono. Questo è il momento del silenzio. Questa famiglia ha bisogno della nostra vicinanza fisica, non delle parole. Mi hanno insegnato che quando un peccatore viene a confessarsi io posso assolverlo solo se chiede perdono davanti a Dio. Come si può parlare in questo momento di perdono, quando non conosciamo nulla di questa vicenda e ci sono solo chiacchiere che si rincorrono. L’amarezza è esagerata”.
È davvero difficile cercare di confortare una famiglia distrutta dal dolore per la perdita di una bambina di soli 17 mesi: “C’è davvero poco da dire – prosegue il parroco – ho parlato soprattutto con il nonno. Credo che sia importante far sentire loro che la comunità è vicina in questo momento”. Ed è proprio sulla comunità di San Gennaro Vesuviano che vuole soffermarsi don Aniello: “Questa popolazione è abbandonata a se stessa, è disperata. Nessuno ci amministra, da 15 anni ci sono i commissari di Governo ma la situazione peggiora di giorno in giorno. Io sono solo, non posso fare tutto”.
Salvatore Narciso attualmente è ricoverato presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, è controllato dalle forze dell’ordine ed è stato accusato di omicidio ma per il momento non è stato arrestato. Ha subito una delicata operazione chirurgica, le sue condizioni sono stazionarie e appena potrà, verrà interrogato dal sostituto procuratore titolare del fascicolo.
Ieri è stata effettuata l’autopsia sul corpicino di Ginevra al secondo piano del policlinico di Napoli. È stato un atto dovuto per sancire la causa del decesso, la piccola è morta in seguito alle ferite letali inflitte dall’impatto con l’asfalto dopo un volo di circa dieci metri.