Garlasco, DNA nella bocca di Chiara Poggi e la pista di Ignoto 3: clamorosa svolta, il comunicato della Procura
La Procura di Pavia esclude la presenza di una terza persona nel delitto di Chiara Poggi, attribuendo il Dna maschile trovato a una contaminazione avvenuta durante l'autopsia.
Nel caso della morte di Chiara Poggi, si chiude la questione relativa alla cosiddetta terza persona, nota come “Ignoto 3”. La Procura di Pavia ha comunicato che il Dna maschile rinvenuto nel cavo orofaringeo della vittima è da considerarsi frutto di una contaminazione avvenuta durante il processo autoptico, annullando così le ipotesi di un possibile coinvolgimento di un terzo soggetto.

La nota della Procura
La Procura, attraverso una dichiarazione ufficiale, ha chiarito che il profilo genetico sconosciuto è stato trovato su una garza utilizzata 18 anni fa dal medico legale per prelevare materiale biologico dalla bocca di Chiara Poggi. La Procura ha ritenuto plausibile una contaminazione derivante da esami autoptici precedenti, ordinando pertanto approfondimenti specifici. Le analisi comparative, condotte dai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani, hanno confermato che il Dna non appartiene a un terzo individuo.
Le indagini hanno messo in evidenza una corrispondenza degli alleli con i preparati istologici di cinque maschi, le cui autopsie sono state eseguite nello stesso periodo di quella di Chiara Poggi. Questo ha portato a identificare il soggetto del profilo genetico come corrispondente a un codice anonimo, 153E, escludendo ulteriormente la presenza di un terzo individuo sulla scena del delitto.
La Procura si affida a Cristina Cattaneo
Per fare ulteriore chiarezza sul caso, la Procura di Pavia ha deciso di affidare nuove verifiche alla professoressa Cristina Cattaneo, antropologa e medico legale di riconosciuta fama. La Cattaneo è nota per aver riaperto il caso di Liliana Resinovich, inizialmente archiviato come suicidio e successivamente rivalutato come omicidio, con il marito Sebastiano Visintin indagato per il suo presunto coinvolgimento. La scelta di coinvolgere la professoressa Cattaneo sottolinea l’importanza di avere un esperto del settore che possa fornire nuove prospettive e analisi su un caso che continua a suscitare interesse e preoccupazione nell’opinione pubblica.
Le indagini sul caso di Chiara Poggi rimangono al centro dell’attenzione, con la Procura di Pavia che continua a lavorare per chiarire ogni aspetto della vicenda. Gli sviluppi futuri potrebbero portare a nuove scoperte, ma per ora, la questione del “Ignoto 3” è stata definitivamente chiusa.