Genitori scrivono a Lucia Azzolina: oltre 500 firme per la riapertura delle scuole prima di settembre

Oltre 500 firme per una petizione fatta partire dai genitori indirizzata a Lucia Azzolina: si chiede la riapertura delle scuole prima di settembre

La situazione che stiamo vivendo in questi giorni è di carattere epocale e molto spaventosa. Date le premure, tipiche di un padre e di una madre nei confronti dei figli, molti tra i genitori hanno voluto scrivere un messaggio alla ministra Lucia Azzolina. In questo testo, che conta circa 500 firme, si chiede la riapertura delle scuole prima di settembre.

In un’intervista al Corriere della Sera, la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina ha ribadito quali sono i punti salienti delle sue decisioni in questo periodo di crisi. A tal proposito, ha detto che innanzitutto pare scartata l’ipotesi di riaprire le scuole prima di settembre e ha inoltre sottolineato che, se sarà necessario, verrà messa in atto anche la didattica a distanza.

Ministra Lucia Azzolina

Ha, però, anche sottolineato che per settembre non sta di fatto pensando a turni e ingressi scaglionati in ambito scolastico, dato anche il problema che si ha sulle risorse umane: “Sono contraria all’idea di raddoppiare l’orario del personale scolastico”. Ha anche sottolineato quelle che potrebbero essere le difficoltà sotto il punto di vista pratico: “Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola. E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?”.

Nel frattempo, sull’altro fronte, si trovano a discutere di queste decisioni anche moltissimi genitori ed insegnanti si scatena la preoccupazione su quelle che possono essere i risultati negativi su bambini molto piccoli dell’utilizzo così prolungato di strumenti digitali.

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Ringrazio le ragazze e i ragazzi dell’Istituto Cine-Tv Rossellini di Roma per il video che hanno realizzato grazie alle lezioni a distanza e che, con la collaborazione dei loro docenti, è stato proiettato stasera sulla facciata del nostro Ministero. Un video che racconta l’esperienza tecnologica che hanno vissuto in prima persona nelle ultime settimane, alternando immagini di educatori innovativi del passato con quelle di studenti impegnati in questi giorni nella didattica a distanza. Li ringrazio per questo momento, l’ho fatto anche collegandomi con loro poco fa. Questa settimana è partita la campagna #LaScuolaNonSiFerma: stiamo ricevendo storie da tutta Italia. Storie positive, di buone pratiche, ma anche appelli, richieste d’aiuto, di intervento e di miglioramento. Il messaggio che abbiamo voluto lanciare, proiettando simbolicamente il video sul Palazzo del Ministero, è che, anche in un momento come questo, la comunità educante non smette di essere tale e sta facendo la sua parte. Siamo orgogliosi di essere italiani.

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Arriva così l’iniziativa direttamente dalle case di tutti quei genitori che vivono con bambini in età scolare molto piccoli. Firmano il messaggio in circa 500 persone e così scrivono: “Siamo genitori e insegnanti di Milano, Firenze, Roma e anche di tante realtà del sud”. Poi, chiariscono le loro intenzioni:

“Più avanti ci sarà una petizione online, intanto abbiamo deciso di pubblicare il 18 aprile una lettera aperta sul quotidiano La Repubblica. Chi volesse raggiungere questo collettivo, aderire alle iniziative e aiutare il dibattito, può inviare una mail a: primalascuola2020@gmail.com”.

Poi, continuano spiegando le loro perplessità: “Tutto è nato constatando non solo l’enorme difficoltà di “digitalizzare” il rapporto insegnanti-alunni”.

Poi, continuano chiarendo cosa si aspettano da questa iniziativa: “Alla luce di tutto questo, riteniamo sia doveroso da parte Sua adoperarsi, al pari dei suoi colleghi europei, per garantire il diritto all’istruzione iniziando da subito a pensare, a progettare e organizzare la ripresa delle attività scolastiche in presenza (almeno a settembre e anche prima dell’estate, per i più piccoli)”.