Genova: bocconi con puntine, per punire chi esce con un cane

Rabbia a Genova: bocconi con puntine contro chi esce con il cane

La vicenda è accaduta a Genova, precisamente nel quartiere Marassi. Sono stati rinvenuti degli involtini contenenti puntine, destinati agli amici a quattro zampe. L’episodio è stato riportato sulla testata giornalistica Genova24. Purtroppo questo disagio sociale, sta facendo crescere astio nei confronti di chi può uscire, come per esempio il proprietario di un cane, che può fare una passeggiata per portare il suo animale a fare i bisogni.

Qualcuno deve aver pensato di sfogare questa sua frustrazione sui poveri cani, che di certo non hanno alcuna colpa.

In diverse zone d’Italia, si sono verificati episodi di aggressioni verbali, persone che hanno insultato altre persone per strada, ripetendo loro che dovevano stare a casa, come prevede il decreto.

Tra queste persone però, ci sono capitati proprietari di animali e anche genitori di bambini autistici o disabili, che hanno più bisogno di una passeggiata per calmare l’ansia, dovuta dal dover costantemente stare in un posto chiuso.

Sono stati diversi gli abitanti del posto, che hanno segnalato questi bocconcini pericolosi, ripieni di puntine.

Più volte gli studiosi hanno cercato di capire cosa accade nella mente di una persona che decidere di usare il proprio tempo, per fare del male ad un animale. Hanno spiegato che spesso questi atti sono rivolti a colpire un altro soggetto e quindi il cane diventa un tramite. Si tratta di una specie di vendetta trasversale.

Solitamente chi avvelena un cane non vuole fare davvero male all’animale, bensì vuole farlo al suo proprietario.

Molte volte le motivazioni riguardano per esempio i bisogni non raccolti.

Un altro motivo, dietro ad una persona che fa del male agli animali, è una storia di violenze vissute. Uno studio ha confermato che la maggior parte dei maltrattamenti sugli animali, si verifica in famiglie composte da persone che hanno avuto spiacevoli episodi durante l’infanzia o l’adolescenza oppure che hanno assistito a scene di violenza.