Giampaolo Morelli ha scoperto che il suo vero padre non è l’uomo che lo ha cresciuto
Poco prima di morire, la mamma di Giampaolo Morelli gli ha dato una lettera nella quale gli confessava il pesantissimo segreto
Intervistato dal Messaggero, l’attore napoletano Giampaolo Morelli ha raccontato il suo ultimo anno, pieno di emozioni e colpi di scena, non positivi purtroppo. A gennaio, infatti, sua mamma è venuta a mancare. Poco prima di spirare, la donna gli ha consegnato una lettera nella quale gli confessava che l’uomo che lo ha cresciuto non è il suo vero padre.
L’anno che sta per concludersi si è chiuso non è stato felicissimo per il 49enne attore e regista napoletano Giampaolo Morelli.
A gennaio, infatti, sua mamma è venuta a mancare. Poco prima di andarsene, però, lei gli ha lasciato una lettera in cui gli ha confessato un segreto pesante, importante, che ha sconvolto di fatto la sua vita.
La donna ha detto a suo figlio che l’uomo che lo ha cresciuto, in realtà non era il suo vero padre. Ma che l’uomo che lo ha messo al mondo era un altro, un avvocato napoletano, molto vicino alla sua famiglia.
Il racconto di Giampaolo Morelli
Quest’uomo, racconta Giampaolo Morelli al Messaggero, è venuto a mancare nel 2013 e aveva sempre saputo la verità. Mentre quello che lui pensava fosse suo padre, oggi ha 90 anni e non ha avuto una reazione rilevante alla notizia, forse perché aveva sempre sospettato la cosa o anche perché soffre di perdita di memoria e di lucidità.
Lo scorso 20 dicembre l’attore napoletano ha intrapreso, insieme al suo legale, il percorso giudiziario per il riconoscimento di paternità. L’obiettivo è quello di effettuare i dovuti test del DNA con i familiari del suo presunto padre biologico ed accertare se effettivamente le parole della madre scritte nella lettera corrispondano a realtà.
Lui non ha dubbi. Sia perché ha notato di avere sempre una grande somiglianza con lui, sia perché lo stesso uomo è sempre stato presente in determinati momenti della sua vita.
La decisione di intraprendere questo percorso di riconoscimento, ha spiegato Morelli, è dettato dal fatto che “si è sentito privato di un padre per puro egoismo. Sapere di essere stati rifiutati dall’uomo che ti ha messo al mondo è un dolore indescrivibile. Adesso ho bisogno di ritrovare le mie origini“.