Giulia, bimba rapita: i genitori lanciano appello. Ma è una truffa online
Si tratta di una fake news, per ingannare i lettori di un giornale del web.
Tutti in apprensione per la piccola Giulia, la bimba rapita di 5 anni, l’unica figlia di una coppia di genitori che lancia online un accorato appello affinché tutti diffondano la notizia per aiutarli a ritrovarla. Peccato che non è vero niente. Si tratta di una truffa online, di una fake news creata per creare traffico e condivisioni e imbrogliare di fatto i lettori di un giornale sul web. In tanti hanno creduto alla vicenda.
La truffa è servita facendo appello all’umanità della gente. Nei giorni scorsi è comparso online un accorato appello che riguardava una bambina di 5 anni rapita. I genitori di Giulia disperati la cercano dappertutto, ma non c’era niente di vero.
Era una fake news, una notizia falsa creata ad hoc per truffare i lettori di un giornale, che si sono ingenuamente, ma in buona fede, lasciati ingannare da quello che sembrava il presunto titolo di un giornale. Il messaggio circolava sui social e nelle chat di Wahtsapp e a prima vista sembrava attendibile.
In particolare la notizia è diventata virale a Pesaro e provincia. In Questura molte le segnalazioni arrivate per capire se il rapimento di Giulia fosse vero oppure no. Ma in realtà non era vero niente, si trattava di un salso articolo di stampa creato per tentare di rubare dati personali o altro agli utenti.
I malviventi, infatti, hanno creato un falso articolo di stampa, fingendo il rapimento di una bambina di nome Giulia e chiedendo a chi riceveva il messaggio di vedere un video per aiutare a identificare i rapitori. Un tentativo di phishing ben architettato.
Giulia, bimba rapita e il video sui rapitori: tutto falso, è un tentativo di phishing
Oggi sono emersi nuovi filmati diffusi dalla polizia. Proviene dal negozio dove il rapinatore si è fermato, è l’unico filmato in cui si vede almeno una parte del volto. Insieme ai genitori vi chiediamo di guardare il video, forse potrete riconoscere il rapinatore e aiutare a ritrovare la loro amata figlia.
Questo il messaggio, accompagnato da un link che, una volta cliccato, permetteva a dei criminali informatici di rubare dati sensibili dell’utente. Non c’è nessuna bambina rapita e nessun video. Chi ha cliccato su quel video rischia di avere l’account Facebook hackerato, se non peggio. Prestate attenzione!