Giulia Lazzari, l’ennesimo sfregio, i vandali calpestano e distruggono fiori e ricordi

Lo sfregio a Giulia Lazzari: alcuni vandali hanno calpestato e distrutto gli omaggi floreali deposti in Piazza Cavour, sotto il portico del teatro comunale

Non c’è pace per Giulia Lazzari, la giovane mamma che ha perso la vita per mano del marito Roberto Lo Coco. Dopo che in città si è saputo che si era spenta in ospedale, in molti hanno deciso di omaggiarla con fiori e ricordi deposti in Piazza Cavour, sotto il portico del teatro comunale. Alcuni vandali, però, hanno organizzato un raid e hanno distrutto parte dei fiori prendendoli a calci. Un gesto di sfregio imperdonabile. Ecco cos’è successo.

Come ben sapete, ormai, Giulia Lazzari, 23 anni, è stata strangolata dal marito Roberto Lo Coco, 28 anni, che non sopportava l’idea di essere lasciato. È accaduto lo scorso 8 ottobre ad Adria, in provincia di Rovigo. In molti hanno voluto dedicarle un pensiero, una lettera o un mazzo di fiori e, sotto i portici del teatro comunale, in Piazza Cavour, era stato creato un piccolo spazio tutto per lei.

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Ma, nella tarda serata tra martedì 22 e mercoledì 23 ottobre, durante un raid vandalico, un gruppo di ragazzi, probabilmente ubriachi, ha calpestato e distrutto i fiori.

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I vandali sono stati visti da lontano da alcune persone di passaggio che hanno riferito, in seguito, alle forze dell’ordine, quello che era accaduto. Sembra che le telecamere di sicurezza del posto abbiano catturato quei attimi e le forze dell’ordine cercheranno, probabilmente, di risalire ai colpevoli.

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Un gesto imperdonabile che ha lasciato attonita tutta la città. Lamberto Cavallari, il vicepresidente della Croce Verde di Adria, ha commentato così l’accaduto:

“Dopo aver effettuato un sopralluogo vogliamo rassicurare le tante persone e famiglie che hanno voluto omaggiare Giulia in questi giorni con fiori e pensieri: il luogo dedicato al ricordo di Giulia fortunatamente non è stato devastato e la gran parte dei fiori e degli omaggi portati in questi giorni sono ancora al loro posto. Un gesto inqualificabile di pochi incivili non oscura minimamente la risposta che la città unita ha voluto dare, in silenzio, con compostezza e rispetto, a una tragedia che ha toccato ciascuno di noi”.

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Una nuova violenza per la ventitreenne strangolata dal marito, uno sfregio per una donna che ha perso la vita per mano dell’uomo che diceva di amarla.

Un gesto terribile che, speriamo, venga punito il prima possibile.