Giuseppe Conte, in diretta da Palazzo Chigi, emana nuovo DPCM per la fase 2

Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi spiega i punti del nuovo DPCM emanato per la fase 2: ecco le sue parole

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in diretta da Palazzo Chigi, ha emanato un nuovo DPCM studiato appositamente per la fase 2: ecco il suo discorso

In diretta da Palazzo Chigi

Gepostet von Giuseppe Conte am Sonntag, 26. April 2020

“Adesso inizia per tutti la fase di convivenza per tutti, la fase di convivenza con il virus, e dobbiamo essere consapevoli che la curva del contagio potrebbe risalire, dobbiamo dircelo chiaramente. Nella fase 2 sarà quindi ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza e mantenere. Se vuoi bene all’Italia devi evitare che il rischio del contagio si diffonda, non bisogna mai avvicinarsi, rispettare le distanze di sicurezza ad almeno un metro e anche nelle relazioni familiari con i parenti bisogna stare attenti.

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Teniamo conto che gli scienziati e gli esperti ci dicono che almeno 1 contagiato su 4 avviene nelle relazioni familiari, vogliamo tutti che il paese riparta, ma l’unico modo per convivere in questa nuova fase con il virus è non ammalarci e la distanza sociale. Se non rispettiamo la distanza le precauzioni la curva risalirà e potrebbe andare fuori controllo e avremo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l’Italia mantieni le distanze

Anche il governo ha un compito specifico per questa nuova fase, per far sì che la curva non risalga e dovremmo essere pronti in modo rapido efficace tempestivo. (…)

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Abbiamo predisposto un meccanismo per tenere sotto controllo questa curva e per consentirci di intervenire laddove dovesse sfiorare momenti critici. Stiamo tutti affrontando una prova molto dura, anche nei prossimi mesi ci aspetta una sfida molto completa e mi rendo conto che molti di voi dopo settimane di rinunce e sono stanchi e vorrebbero un allentamento delle misure (…)

Possiamo anche reagire negativamente in questa rabbia potremmo prendercela con chiunque ci capita a tiro con i familiari, amici, governo, stampa, Europa (…) pppure invece possiamo operare un’altra scelta: scacciare via rabbia e risentimento e pensare a cosa ciascuno di noi può fare. Dipende da noi, dal compito che ciascuno di noi si sentirà di svolgere, tutti indistintamente: nelle prossime settime e nei prossimi mesi dobbiamo gettare le basi per la ripartenza del paese. (…)

Io e la squadra dei ministri non ci tireremo insieme, avete visto ci battiamo e continueremo a batterci in Europa ma anche in Italia.

Questo piano che adesso vi illustro partirà dal 4 maggio: ve lo diciamo in anticipo in modo che da voi dovrà essere maturato. Devo ringraziare la nostra squadra di esperti e di scienziati coordinati dal dottor Colao e il Comitato tecnico scientifico.

Per quanto riguarda un passaggio importante nella convivenza con il virus e dovremmo adottare tutti i dispositivi di precauzione individuali. A questo fine con ordinanza Arcuri cambierà i prezzi di mercato delle mascherine avremo un prezzo assolutamente giusto, equo, per remunerare chi lavora in questo settore di produzione e in più c’è forte impegno del governo ad eliminare l’IVA, il prezzo è intorno a 0,50 per le mascherine chirurgiche.

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Questa sera conferenza stampa in diretta da @palazzo_chigi

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Abbiamo fatto un passo importante in avanti: il recovery found. È uno strumento innovativo che offrirà ai paesi più colpiti di percorrere una strada più rapida per la ripresa in impegno con la solidarietà e alla convergenza e alla unanimità che si è creata in seno all’ultimo consiglio Europeo. “

E dopo una breve presentazione delle misure economiche e di quanto è accaduto in Europa in questi giorni il presidente continua illustrando i punti fondamentali del DPCM

“Le misure entreranno in vigore dal 4 maggio, cosa succederà dal 4 maggio e per le due settimane successive, quindi fino al 18 maggio: avremo una conferma generalizzata per quanto riguarda le misure di distanziamento e gli spostamenti che rimarranno all’interno della Regione, per motivi di salute, lavoro e soltanto aggiungiamo anche la possibilità di spostamenti mirati per far visita ai congiunti. Genitori con figli, figli e nipoti con nonni. Vogliamo quindi consentire loro delle visite mirate, fatte nel rispetto delle distanze, con l’adozione delle mascherine e quindi con divieto di assembramento, non stiamo dicendo che saranno consentiti party privati e ritrovi di famiglia

Ancora: all’interno delle Regioni sono consentiti gli spostamenti così come sono adesso, è fatto divieto a tutte le persone di spostarsi e trasferirsi con mezzi di trasporto pubblici e privati in una regione diversa rispetto a quelle in cui attualmente si trovano. 

Tra regioni è consentito solo uno spostamento per motivi di lavoro, consentiamo il rientro preso proprio domicilio, abitazione e residenza. Ancora introduciamo una regola più stringenti per coloro che presentano una sintomatologia da infezioni respiratorie e febbre maggiore di 37.5 devono rimanere presso il proprio domicilio, limitare al massimo i contatti sociali e avvertire il proprio medico curante.

I divieti di assembramenti rimarranno sia in luogo pubblico che in privato. Il Sindaco può anche disporre la temporanea chiusura di aree in cui non sia possibile assicurare il rispetto di questi vincoli. 

 Consentiamo l’accesso a parchi, ville e giardini pubblici con misure per contingentare l’ingresso, ma anche qui i sindaci potranno disporre la chiusura di queste aree nel rispetto di queste prescrizioni.

Attività sportive e motorie: (…) adesso ci si potrà allontanare, ma attenzione rispettando la distanza di almeno due metri dall’uno all’altro, ma se è semplice attività motoria basterà un metro. (…) Saranno consentite dal 4 maggio le sessioni di allenamento degli atleti professionisti e non professionisti, ma riconosciuti di interesse nazionale dal CONI e dalle rispettive federazioni però attenzione saranno sempre nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline individuali.

Per quanto riguarda le cerimonie funebri c’è stata una fitta interlocuzione con il comitato scientifico che è stato molto rigido su questo fronte, ma c’è stata un’apertura per quanto riguarda le cerimonie funebri. (…) con l’esclusiva partecipazione di congiunti fino al massimo di 15 persone con funzione preferibilmente all’aperto e indossando mascherine protettive, rispettando le misure di distanziamento sociale (…)

Consentiamo anche una maggiore attività: (…) dal 4 maggio sarà consentita anche attività di ristorazione con asporto, attenzione però che nessuno pensi che davanti a un bar e un ristorante ci sarà assembramento. Si entrerà una volta, facendo la fila, con le mascherine e il cibo si consumerà a casa o in ufficio, ma non davanti al posto di ristoro.

Per le attività produttive abbiamo operato una svolta che è stata anticipata dai vari organi di stampa: noi riapriamo dal 4 maggio tutta la manifattura, il settore di costruzioni e tutto il settore del commercio all’ingrosso funzionale alla manifattura. È consentita l’apertura se tutte le aziende interessate rispettano i protocolli di sicurezza sul luogo di lavoro (…)

Per i flussi di lavoratori che si sposteranno ci sarà un protocollo di sicurezza per le aziende di trasporto e anche qui bisognerà che tutte le aziende si adegueranno al rispetto delle norme di sicurezza. E ci sono anche i protocolli sui cantieri.

Le Regioni dovranno informarci giornalmente sulla curva epidemiologica e le informazioni sul sistema sanitario locale. 

Abbiamo già un indirizzo chiaro del Governo e anticipiamo alcuni dettagli che metteremo a punto nei prossimi giorni: 18 maggio riapertura del commercio al dettaglio, quello che è servente accessorio rispetto alle attività manifatturiere che riapriamo il 4 maggio. Riaprire anche musei, mostre e biblioteche e anche gli  allenamenti a squadra in campo sportivo

E il 1 giugno, vi anticipiamo, è la data per cui poi vorremmo riaprire poi più ampiamente le attività piano piano; bar, ristoranti, parrucchieri, estetisti, centri di massaggio, tutte le attività  per la cura della persona.