Giuseppe Conte in diretta da Milano: “non siamo pronti per la normalità”

Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ieri ha fatto visita alla Lombardia per la prima volta dall'inizio dell'emergenza, ecco cosa ha detto

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, ieri in diretta da Milano ha precisato alcune cose riguardanti il nuovo DPCM e la fase due, tra queste il dato di fatto che “ancora non siamo pronti a tornare alla normalità”, e spiega quanto segue:

Dichiarazioni alla stampa da Milano

Gepostet von Giuseppe Conte am Montag, 27. April 2020

“Daremo dal 4 maggio la possibilità di fare attività sportiva anche allontanandosi dalle vicinanze delle proprie abitazioni rispettando la distanza di un metro. Ci potrà essere libero sfogo purché si rispetti la distanza di un metro, sono misure studiate per cercare di alleviare anche le sofferenze psicologiche che tutti noi stiamo affrontando. Però questo non significa che noi buttiamo a mare tutti i sacrifici fin qui fatti. Dobbiamo continuare ad agire in modo responsabile.”

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Inoltre, alla domande insistenti dei giornalisti in merito a chi sono i congiunti, il Premier risponde chiarendo la situazione:

“Congiunti è una formula un po’ ampia, generica, per dire che non significa che non si potrà andare a casa altrui andando a trovare amici o a fare festa. Si andranno a trovare le persone con cui ci sono rapporti di parentela e stabili relazioni affettive, ma non significa incontriamoci nelle case tra amici, diamoci pacche sulle spalle perché vorrei ricordarlo ancora una volta la causa di un quarto dei contagiati è nelle relazioni in appartamenti e in casa.”

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Inoltre spiega che giornalmente le Regioni dovranno inviare al governo dei dati sanitari per capire come evolve la situazione territorialmente e a quel punto il Governo capirà se c’è il bisogno di ristringere le misure e intervenire nelle regioni che sono ancora troppo a rischio. Tuttavia, quel che è certo e che precisa il Presidente è:

“Tutti speravano di tornare presto alla normalità ma non ci sono le condizioni per tornare alla normalità, ce lo dobbiamo dire in modo chiaro e forte”