“Gli hanno chiesto dei soldi” Garlasco, la richiesta dei genitori di Chiara Poggi proprio a lui

I genitori di Chiara Poggi, attraverso i legali Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, hanno emesso un comunicato stampa per denunciare il comportamento di alcuni organi di informazione che, a loro avviso, avrebbero sfruttato il caso della loro figlia. Questa azione è stata accompagnata da accuse di “sciacallaggio” nei confronti della memoria di Chiara, in un contesto di speculazioni infondate e di ipotesi infamanti.

Nel comunicato, riportato anche da ANSA, si afferma che “la famiglia Poggi è da settimane vittima di una assillante campagna diffamatoria da parte di organi di informazione e social, che non sta purtroppo risparmiando nemmeno la amata Chiara”. Viene sottolineato come la trasmissione “Le Iene” abbia persino accennato a una presunta relazione tra Chiara e un “uomo adulto”, basandosi su dichiarazioni di una persona deceduta, già in passato considerate false. I genitori esprimono la loro preoccupazione per la continua confusione tra notizie veritiere e ricostruzioni romanzesche, che stanno causando la diffusione incontrollata di insinuazioni, senza alcun rispetto per la verità e per le persone coinvolte.

I genitori di Chiara Poggi hanno ribadito le loro affermazioni anche durante apparizioni televisive, come nel programma “Pomeriggio 5” condotto da Myrta Merlino e in “Ore 14” di Milo Infante. La loro posizione è chiara: non intendono tollerare ulteriori attacchi e diffamazioni nei confronti della memoria della loro figlia.

In risposta alle speculazioni, la famiglia ha minacciato di intraprendere azioni legali contro chiunque continui a disonorare la memoria di Chiara. È emersa recentemente la notizia che, tramite i loro legali, i genitori hanno richiesto a Fabrizio Corona un risarcimento per le sue affermazioni, cifra che si aggira intorno ai 35 mila euro. Corona, tuttavia, ha dichiarato di non avere intenzione di pagare e ha mostrato i documenti relativi a questa richiesta durante l’ultima puntata del programma “Falsissimo”.

Il caso di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco, continua a suscitare un ampio interesse mediatico, ma i genitori chiedono un intervento per fermare quello che considerano un circo mediatico che calpesta la memoria e la dignità della loro figlia. Le loro affermazioni sono supportate da un disappunto crescente nei confronti di come i media trattano questioni tanto delicate e personali, richiamando l’attenzione sulla responsabilità etica degli organi di informazione.