Gli ultimi istanti di vita di Giovanni Custodero
"Mamma abbracciami" Il racconto degli ultimi istanti di vita di Giovanni Custodero e di ciò che ha fatto..
La tragica morte di Giovanni Custodero, il giovane calciatore di Fasano, ha sconvolto migliaia di persone. In molti infatti hanno seguito la sua battaglia e tutti sono rimasti colpiti dalla sua forza e dalla sua voglia di vivere. Prima di spegnersi per sempre, aveva scelto di farsi mettere in coma farmacologico, poiché non sopportava più il dolore.
La vicenda di questo ragazzo, è entrata nei cuori di tutte le famiglie, che purtroppo in casa stanno vivendo un dramma simile.
La sorella, Mariana, durante un’intervista al giornale La Stampa, ha raccontato gli ultimi istanti di vita di Giovanni e le sue ultime parole.
Ha dichiarato: “Ha detto: ‘Mamma abbracciami,’ lei lo ha abbracciato e gli ha cantato la ninna nanna. Poi non si è più svegliato!” Questi sono stati gli ultimi momenti di Giovanni prima della sedazione.
Il giovane, ha chiesto alla sua famiglia di portare avanti la sua battaglia. Infatti, ha continuato la sorella: “Lui non mi ha detto che voleva essere sedato, ma mi ha detto: ‘Sorellina se fosse legale l’eutanasia tu mi aiuteresti a morire, perché sono stanco?’ e io gli ho detto: ‘certo fratellino’ ed ora infatti continuerò la sua battaglia come promesso!”
Giovanni era affetto da un sarcoma alle ossa, un tumore molto raro. Ha scelto di farsi amputare una gamba per vivere un po’ più a lungo, ma alla fine per il ragazzo non c’è stato più nulla da fare.
Ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori di tutti i suoi familiari, amici ed anche in quello della sua fidanzata Luana Amati, che ora affiancherà la sorella Mariana, nella battaglia sull’eutanasia. La ragazza ha raccontato: “Non ne poteva più di soffrire. Se fosse stato legale, Giovanni l’avrebbe chiesta. Quando mi ha detto che voleva morire, mi sono stesa affianco a lui. Mi girava la testa. Siamo stati ore in silenzio. Poi però, mi ha spronata: ‘Luana, vai e spacca tutto, realizzati, vivi!’.
Durante la sedazione, ogni tanto apriva gli occhi e mi mandava un bacio. Il giorno in cui è morto, nel dormiveglia, mi ha abbracciata con una forza pazzesca. Pensavo che i miei capelli lo soffocassero. Poi piano piano mi ha lasciato ed ho capito che non c’era più!”
Un racconto che ha fatto piangere migliaia di persone.
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