Grave lutto nel calcio, addio ad una leggenda: un mito ci lascia

Juan Ramón Verón, leggendario calciatore dell'Estudiantes, è scomparso a 81 anni, lasciando un'impronta indelebile nella storia del calcio argentino e un'eredità sportiva trasmessa al figlio Juan Sebastián

La recente scomparsa di una delle figure più emblematiche del calcio sudamericano ha scosso il mondo sportivo. A 81 anni, Juan Ramón Verón, un simbolo dell’Estudiantes di La Plata e padre dell’ex calciatore della Serie A Juan Sebastián Verón, ha lasciato un’eredità indelebile nel panorama calcistico argentino. La notizia del suo decesso, avvenuto presso l’Istituto Medico Platense a causa di complicazioni renali, ha suscitato una forte reazione in Argentina e oltre, evidenziando l’importanza storica di questo grande atleta.

Subito dopo la conferma della sua morte, l’Estudiantes ha emesso un comunicato ufficiale che esprimeva profondo dolore e orgoglio per la perdita di Verón, definendolo un simbolo della storia del club. La società ha sottolineato come la sua figura rappresentasse l’impegno, l’umiltà e l’appartenenza che caratterizzano il club. A rendere pubblica la grave condizione di salute del leggendario calciatore era stato suo figlio, Juan Sebastián Verón, noto per la sua carriera in club prestigiosi come Parma, Lazio e Inter, continuando così una tradizione familiare di eccellenza nel calcio.

Il papà del campione di calcio è morto: anche lui era una leggenda

Juan Ramón Verón, conosciuto con l’appellativo di “La Bruja”, è stato una figura centrale nell’Estudiantes durante il periodo d’oro della squadra, sotto la guida dell’allenatore Osvaldo Zubeldía. Negli anni ’60 e ’70, la squadra ha raggiunto vette straordinarie, conquistando tre Copa Libertadores consecutive e un titolo Intercontinentale nel 1968, battendo il Manchester United. Verón, in particolare, è noto per aver segnato il gol del pareggio a Old Trafford, un momento che è ancora oggi celebrato come uno dei più significativi nella storia del club.

La carriera di Verón non si è limitata all’Estudiantes. Ha avuto un impatto notevole anche in Colombia, dove ha lasciato il segno con il Junior de Barranquilla, vincendo il campionato del 1977 in un ruolo raro di giocatore-allenatore. Ha indossato anche le maglie di altre squadre come Deportivo Cúcuta e Panathinaikos, prima di tornare in Argentina, dove ha concluso la sua carriera con l’Argentino de Quilmes e la Juventud Unida di General Madariaga, dimostrando una longevità sportiva notevole giocando fino all’età di 41 anni.

Nel club che ha segnato la sua carriera, Verón ha totalizzato 336 presenze e 95 reti, diventando il miglior marcatore nella storia dell’Estudiantes in Copa Libertadores, in compagnia di Mauro Boselli. La sua carriera è costellata di successi, con sei trofei vinti, tra cui le tre Libertadores, l’Intercontinentale, il Metropolitano del 1967 e la Copa Interamericana del 1969. La dinastia calcistica della famiglia Verón, unita al talento del figlio, ha avuto un ruolo cruciale nella storia del calcio argentino, lasciando un’impronta che sarà ricordata a lungo dagli appassionati di questo sport.