Gravissimo lutto nella famiglia RAI: indagato l’ospedale dove era ricoverato il famoso

Lutto nel mondo della rai: muore il produttore Maurizio Paffetti, firma di numerosi documentari. Aveva contratto la legionella durate un ricovero in ospedale

Il produttore di documentari Rai Maurizio Paffetti è deceduto durante il suo ricovero al policlinico Umberto I, dove pare abbia contratto il batterio della legionella che gli ha causato la morte. Il caso ha destato preoccupazione e indignazione, soprattutto considerando che la presenza del batterio negli ospedali romani non è una novità.

Paffetti, noto per la sua attività di produttore di documentari televisivi, per cui ha vinto numerosi riconoscimenti, era anche un volontario della cooperazione internazionale. Ha diretto per vent’anni l’iniziativa “Crocevia” che si occupa di comunicazione sociale per il Sud America e l’Africa. Il centro, fondato nel 1958, si concentra sui lavoratori, i loro diritti e sull’agricoltura ecologica.

L’uomo si ricovera il 9 aprile nel reparto di Cardiochirurgia. Dopo una breve permanenza al reparto di terapia intensiva coronarica sarà trasferito in Neurochirurgia a causa di complicazioni cerebrali. L’asportazione di due ematomi ha evidenziato la presenza della legionella nel paziente. I risultati dell’autopsia predisposta dalle autorità permetterà di risalire alla cause effettive del decesso del noto produttore.

Giuseppe Polinari segretario della Federazione Gilda Università denuncia ai Nas la presenza della legionella e di altre sostanze nocive nell’acqua degli ospedali romani già tre mesi fa, ma le misure necessarie non sono state adottate.

“Niente è stato fatto e i pazienti continuano a morire, complici le vasche e le tubature vecchie: a nulla servono i filtri e il cloro, va cambiato l’intero impianto idrico”.

La situazione mette in luce la necessità di un intervento urgente per risolvere i problemi legati alla manutenzione dell’impianto idrico degli ospedali e garantire la sicurezza dei pazienti.

Il caso di Maurizio Paffetti solleva interrogativi sulla gestione delle questioni legate alla sicurezza e alla salute negli ospedali pubblici, evidenziando la necessità di maggiori controlli e trasparenza da parte delle autorità sanitarie. Sono in corso indagini interne per chiarire le circostanze che hanno portato al decesso del produttore e i tre medici coinvolti dovranno presentare tutte le cartelle cliniche agli inquirenti per individuare eventuali responsabilità.