“Grazie per tutto quello che hai fatto per noi, il ragazzo che tutti vorremmo come figlio”. Marco non ce l’ha fatta, il male ha avuto la meglio
La vita di Marco Paccagnella, giovane ingegnere di Mestrino, Padova, è finita a soli 31 anni: dolore per una comunità intera
È un lutto che colpisce una comunità intera quello avvenuto in queste ore a Mestrino, in provincia di Padova, dove Marco Paccagnella, giovane ingegnere e allenatore di calcio è nato ed ha vissuto per 31 anni. Purtroppo, la malattia con cui ha lottato negli ultimi anni alla fine lo ha portato via per sempre. Lascia la mamma, la sorella e il papà nel dolore più inconsolabile.
Una comunità intera, quella di Mestrino, piccolo comune di poco più di 10mila abitanti situato a pochi chilometri da Padova, è sconvolta per la notizia della prematura scomparsa di un ragazzo del posto molto giovane, la cui vita si è interrotta a soli 31 anni per via di un brutto male.
Marco Paccagnella, questo il nome del giovane uomo, aveva scoperto di avere una grave malattia alcuni anni fa. Aveva deciso di affrontarla a testa alta e con coraggio, senza mai abbattersi, finché purtroppo lei non ha avuto la meglio.
Si era laureato alla facoltà di ingegneria edile presso l’Università degli Studi di Padova e poco dopo aveva iniziato a lavorare come ingegnere agli uffici tecnici del comune di Mestrino. Lì, così come in ogni altro ambiente da lui frequentato, si era fatto conoscere per la sua gentilezza, per la sua discrezione, educazione e disponibilità.
Marco aveva anche un’altra grande passione, il calcio. Da giovanissimo aveva giocato per l’Atletico Lissaro 88 e negli ultimi anni era rimasto in società nelle vesti di allenatore dei più piccoli, ai quali cercava di infondere la stessa passione che aveva lui.
Forte e sentito il cordoglio da parte di tutto l’ambiente sportivo della zona. Particolarmente toccante il messaggio pubblicato dalla squadra Mestrino Rubano FC, che parla di Marco come del figlio che tutti vorrebbero avere, dal grande stile comportamentale e con una passione smisurata per il calcio. Poi, conclude:
Un abbraccio forte da parte della Società MestrinoRubano alla sua famiglia, al paese di Lissaro, alla società AtleticoLissaro88 e al Comune di Mestrino dove ha lavorato in questi anni e dove abbiamo avuto modo di apprezzarlo ulteriormente.