I genitori di Ryan in una nuova intervista parlano delle condizioni del piccolo e anche dei nonni
I genitori di Ryan, il bimbo picchiato mentre era dalla nonna, hanno parlato in una nuova intervista: ecco cosa hanno detto
Nella giornata di ieri, lunedì 9 gennaio, i genitori del piccolo Ryan, il bimbo picchiato dal compagno della nonna, sono intervenuti di nuovo nel programma di Rai Uno, La Vita in Diretta. In questa nuova intervista, hanno parlato delle condizioni del bimbo, ma anche di come si sta comportando la nonna.
Sono giorni di difficili quelli che sta vivendo il bambino. Purtroppo ha dei continui flashback di quanto ha vissuto e si sveglia. I medici lo hanno dovuto mettere in una stanza privata. Il papà Simone su questo ha detto:
Ryan giorno dopo giorno sta migliorando in continuazione, inizia ad essere più lucido. Le sue condizioni sono in miglioramento, in particolare milza e polmoni. Sta dimostrando che la sua voglia di rivincita è tanta e l’avrà.
Ci sono dei flashback, l’altro giorno da che dormiva si è svegliato di botto gridando: ‘Aiuto papà’. Ieri mi ha chiesto come mai si è rotto il braccio e io gli ho detto che è scivolato. Cerco di orientare i suoi pensieri altrove.
Con mia madre ho sospeso tutti i contatti. So che è tornata a casa con lui dopo esser stata a casa di mia sorella, che è dalla mia parte e da quella di Ryan. Non hanno rispetto per loro stessi, ma ammettano quello che hanno fatto, qualcuno sta coprendo l’altro.
Le nuove dichiarazioni della madre del piccolo Ryan
Anche Elena, la madre del bimbo era presente durante l’intervista. Infatti alla fine, ha preso la parola anche lei. Sulla suocera e sul compagno di lei, ha detto:
Non potevo immaginare quello che è successo, non ho mai creduto alla storia dell’investimento. Lo conosco, non è mai scappato, soprattutto senza le scarpe.
Ho un’idea di quanto successo, ma è meglio non dirla. Se non hanno detto la verità finora, dubito che lo faranno. Se hanno una coscienza sanno cosa fare, non sta a me dirglielo. Continuo con la mia vita, ho anche un bimbo piccolo da accudire, non ho altro da dire.