I legali delle famiglie degli operai rompono il silenzio dopo la diffusione del video
Non è chiaro come il video di uno degli operai sia finito nelle mani dei media, i legali lo hanno depositato in Procura come prova essenziale
Il video di Kevin Laganà, uno dei cinque operai che ha perso la vita sui binari di Brandizzo, è stato depositato in Procura. Per i legali della famiglia del ragazzo e di quella di un’altra vittima, Giuseppe Lombardo, sarebbe una prova fondamentale che testimonia il modus operandi pericoloso e non occasionale.
Kevin Laganà ha ripreso alcune scene sui binari con il suo cellulare, un’ora prima della tragedia. Poi, ha salvato il video su Instagram, forse per pubblicarlo una volta finito il lavoro. Dal filmato si sente una voce, si pensa che sia quella dell’addetto Rfi, che dice ai suoi operai di iniziare e che li avrebbe avvertiti all’arrivo del treno: “Ragazzi se dico treno, andate da quella parte, ok?”.
I legali dei due operai hanno commentato il filmato attraverso la pubblicazione di una nota:
Il video, diffuso nella giornata odierna da numerosi mass media, era stato depositato presso la Procura della Repubblica di Ivrea, perché ritenuto un contributo importante per l’accertamento di eventuali responsabilità. Si continua a ritenere che il video assai utile alla ricostruzione della vicenda. sembrerebbe emergere un modus operandi non occasionale con direttive impartite ai lavoratori assai pericolose per la sicurezza degli stessi.
I due legali hanno poi precisato di aver depositato il filmato di Kevin in Procura, ma di non averlo mai diffuso tra i giornalisti. Non sanno come sia finito nelle mani dei media e sia stato reso pubblico. Tutti oramai hanno visto le ultime immagini prima della tragedia di Brandizzo.
Gli operai non avevano il permesso per iniziare i lavori sui binari
La stazione di Chivasso non aveva dato ancora l’ok, poiché c’era un treno in ritardo. Ma gli operai erano stati autorizzati dal proprio superiore e si trovavano sui binari, li avrebbe avvisati all’arrivo del treno e si sarebbero dovuti spostare. Ma le cose sono andate diversamente. Quel treno in ritardo è arrivato ad una velocità di 160 km/h e li ha travolti, spezzando per sempre le loro vite.