Il 24enne accusato di aver ucciso le due donne a Naro è apparso davanti al Gip: ecco cosa ha fatto

Il 24enne che avrebbe ucciso le due donne a Naro, ha fatto scena muta e si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip

Il 24enne accusato del delitto delle due donne di Naro, è apparso davanti al giudice del Tribunale di Agrigento per l’interrogatorio di garanzia. Si è detto estraneo ai fatti e si è poi avvalso della facoltà di non rispondere, facendo scena muta.

delia zarniscu e maria rus due donne uccise a Naro

Lo aveva già fatto durante l’interrogatorio degli inquirenti, subito dopo l’arresto, nella notte tra il 4 e il 5 dicembre. Non ha voluto raccontare quanto accaduto nelle case delle due donne, non ha voluto spiegare il perché dei due delitti. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire una prima dinamica dei fatti, che troverà conferme solo dopo ulteriori indagini e gli esami scientifici effettuati nelle abitazioni, al momento poste sotto sequestro.

Sarebbe stato proprio il 24enne a chiamare il 112 quella notte, dichiarando di aver visto il colpevole. Avrebbe anche chiesto aiuto alla fidanzata per costruirsi un alibi, ma lei si sarebbe rifiutata e avrebbe consegnato i suoi vestiti sporchi di sangue alle autorità.

delia zarniscu e maria rus due donne uccise a Naro

Sembrerebbe che l’imputato abbia provato a molestare entrambe le donne, ma nessuna delle due avrebbe acconsentito ad avere un rapporto con lui. Si trovava a cena a casa di Dalia, la 58enne, ubriaco avrebbe tentato un approccio intimo, ma la donna lo avrebbe rifiutato e cacciato via. Così, si sarebbe recato a casa di Maria, la 54enne, per fare lo stesso. Ma dopo il rifiuto, l’avrebbe uccisa e data alle fiamme. Poi sarebbe tornato da Delia, avrebbe sfondato la porta e fatto fare a lei la stessa identica fine.

delia zarniscu e maria rus due donne uccise a Naro

Il giudice, dopo l’interrogatorio nella prigione di Gela, ha convalidato il fermo. L’accusa è quella di duplice delitto e vilipendio di uno dei due corpi. Bisognerà ora attendere gli esami scientifici nelle due abitazioni. Le due donne abitavano a 200 m di distanza ed erano entrambe di origini romene. Oggi davanti alle loro porte ci sono mazzi di fiori e ceri accesi.