Il Coronavirus spiegato ai più piccoli: i consigli dell’Unicef

Come parlare e spiegare ai bambini il Coronavirus? L'importante è farlo nel modo giusto. Ecco la guida dell'Unicef per tutti i genitori. Non sottovalutate questo momento

La guida illustrata di seguito, è stata diffusa dall’Unicef, che ha voluto sostenere ed aiutare i genitori in questo momento di emergenza italiana Coronavirus, nello spiegare ai più piccoli che cosa sta succedendo e per quale motivo non stanno più andando all’asilo e a scuola. Ecco di seguito, otto importanti punti da seguire:

1) Fate parlare i bambini e soprattutto ascoltateli: è molto importante invitare i propri figli a parlarne ed assecondarli, per cercare di capire quanto abbiano compreso. Se sono molto piccoli, non è necessario metterli in allerta e spiegare loro il Coronavirus. Bisogna concentrarsi, invece, sul continuare a ripetere loro le norme igieniche, perché in questo momento sono la cosa più importante. Senza far nascere in loro paure, basta ripetergli che devono lavare spesso le manine e coprire la bocca e il naso quando tossiscono e starnutiscono. È importante farli disegnare e fargli esprimere gli stati d’animo. Se i più grandi sono impauriti, è importante che il genitore mostri loro che è lì, presente, per ascoltarli e tranquillizzarli.

2) Spiegate la situazione al bambino, nel modo più semplice possibile. È giusto che il bambino capisca quello che sta succedendo e gli va spiegato nel giusto modo. Dopodiché è molto importante osservare i conseguenti comportamenti. Se il genitore non è in grado di rispondere alle domande del figlio, non deve dire cose a sproposito, ma insieme a lui, può cercare informazioni su Internet. Naturalmente, bisogna andare sui siti ufficiali, dove sono scritte soltanto cose certe, come la Protezione Civile, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore della Sanità, l’Unicef e l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

3) È importante mostrare ai propri figli come tossire e starnutire nel giusto modo, coprendosi con il gomito. Spiegare loro che non devono baciare e farsi baciare dalle altre persone, ne stare troppo vicino a loro e di nuovo quanto è importante lavarsi spesso le manine.

4) Può capitare che un bambino si ritrovi a guardare le continue immagini che vengono trasmesse ai telegiornali. È importante rassicurare il bambino, se si trova in una situazione di forte stress, soprattutto prima di dormire, con una routine tra genitore e figlio.

Se il bambino non si sente bene ed ha paura che possa avere la malattia, rassicuratelo e non allarmatelo. In caso di malessere chiamate il pediatra, ma non agitatevi, ricordatevi sempre che i bambini non prendono facilmente il coronavirus e in caso di positività, non presentano gravi sintomi.

5) Spiegate l’importanza al bambino, se abbastanza grande, del bullismo e della discriminazione. Chi ha il coronavirus non è diverso e non va trattato in modo diverso.

6) Raccontate ai bambini le storie belle che stanno succedendo, di quello che stanno facendo i medici e gli scienziati e di come le persone sono gentili e si stanno aiutando in questo momento. Sul web è pieno di storie belle da poter condividere con loro.

7) Mostrate ai vostri figli che voi state bene. Se il genitore ha l’ansia, ha paura ed è stressato, di conseguenza i figli avranno le stesse reazioni. È importante per loro vedere la propria mamma e il proprio papà calmi e positivi. Se vi sentite ansiosi, visto che in questo momento è inevitabile, prendetevi un po’ di tempo per voi stessi, magari facendo qualcosa che vi piace e che vi tiene impegnati.

8) Parlare sempre al bambino con un tono calmo e utilizzando anche linguaggio del corpo. Accarezzandolo, tranquillizzandolo e con un tono della voce dolce. Siate sempre disponibili alle loro domande.