Il racconto del cognato di Francesco D’Aversa sulla sua morte: avrebbe voluto presentare Sofia alla madre
Il dolore del cognato di Francesco D'Aversa, dopo la sua perdita e quella di Sofia Mancini
Sono giorni di grande strazio e tristezza quelli che stanno vivendo i familiari di Francesco D’Aversa e Sofia Mancini. Il cognato in un’intervista con Il Corriere della Sera, ha parlato di come era il ragazzo ed anche della gioia che provava nel conoscere la sua giovane 20enne.
Per tutti è arrivato il momento di fare i conti con il triste epilogo. Alfonso Dolgetta marito della sorella di Francesco, Serena, ha voluto parlare dei suoi sogni e dell’amore che provava per il suo lavoro. L’uomo ha dichiarato:
Francesco è partito da casa per fare un’esperienza in giro per le città, per imparare metodi nuovi e per fare le pizze. Lui, è nato e cresciuto a Taranto, poi, dopo la separazione dei genitori, è venuto in Piemonte dove vive la madre.
Aveva fatto i primi passi lavorativi con me, nel mio ristorante. Un anno e mezzo fa era venuto a Verona, anche per stare vicino al papà che è a Venezia. Ha avuto la possibilità di iniziare entrare nella catena ‘Don Pepe’ ed ha iniziato a lavorare lì.
Era entusiasta perché diceva che stava imparando tantissimo. Sabato sera ha telefonato alla madre, dicendole che aveva incontrato una persona bellissima, Sofia, che le piaceva tantissimo e che poi gliel’avrebbe fatta conoscere.
Era corretto con gli amici, non faceva uso di cose strane, se poteva dare un aiuto lo dava sempre. Veramente un bravo ragazzo, come non se ne trovano più. Francesco era straordinario, con la sua perdita il mondo si è impoverito. Aveva tutte le qualità.
I decessi strazianti di Francesco D’Aversa e Sofia Mancini
I fatti sono iniziati nella serata di lunedì 17 ottobre, nella zona di Verona. Francesco e Sofia erano usciti e si erano dati appuntamento in una discoteca chiamata Amen.
Erano con tutti i loro amici. Successivamente hanno ripreso la loro auto e sono andati via. Da quel momento di loro si sono perso le tracce e dopo due lunghi giorni di ricerche, è arrivato il triste epilogo.
Nella mattinata di giovedì hanno ritrovato la macchina completamente distrutta, con i due corpi dentro. Ora la Procura ha avviato un’inchiesta e disposto l’autopsia sul corpo dei due ragazzi. Lo scopo è proprio quello di capire le condizioni in cui Francesco era alla guida della sua Fiat 500.