Il ricordo delle 5 donne ribelli che hanno sfidato il regime cinese

Feminist Five: 5 ragazze a Pechino sfidano il regime: "la Cina non è un Paese per donne"

La foto delle 5 femministe fa il giro del web oggi per ricordare cosa accadde anni fa, queste ragazze sono finite in carcere per aver affisso dei manifesti di denuncia contro le molestie sessuali avvenute ai danni delle donne sui mezzi pubblici. Un atto di coraggio che dimostra come chiudere gli occhi davanti a certi gravi accadimenti non porterà da nessuna parte.

La loro attività è stata sostenuta da tutti, ecco che appena appresa la notizia dell’incarcerazione migliaia di persone sui social network sono intervenute per chiedere la liberazione delle Feminist Five, le donne che hanno osato, con coraggio, sfidare il regime cinese.

Li Maizi, Wei Tingting, Zheng Churan, Wu Rongrong e Wang Man questi i nomi delle coraggiose ragazze che ancora oggi hanno lasciato in eredità alle generazioni femministe di continuare a combattere e non arrendersi. Quando la polizia cinese ha arrestato l’attivista femminista Li Maizi la notte del 6 marzo 2015, l’ha trattenuta in una stanza della stazione di polizia si Pechino, qui la temperatura non arrivava ai zero gradi ma l’interrogatorio da parte degli agenti non si ferma: voglio sapere le motivazioni dietro alle sue azioni. Evidenti possiamo dire oggi: la donna è stata infatti arrestata perché stava distribuendo volantini che denunciavano molestie sessuali. Li Maizi è stata arrestata per aver scelto di commemorare la Giornata internazionale della donna distribuendo adesivi sulle molestie sessuali per le strade nella capitale cinese di Pechino.

Le attività delle 5 femministe erano sconosciute al di fuori della Cina e il loro arresto, in questo caso si potrebbe definire “fortunato” perché ora tutto il mondo sa, conosce la situazione in cui si ritrovano le donne nel Paese. Così, la protesta social per liberare le Feminist Five partì e si diffuse in tutto il mondo grazie all’hasthtag #FreeTheFive, diventato virale su Twitter, Instagram e Facebook. All’interno del centro di detenzione di Haidian, Li Maizi è stata interrogata almeno una volta al giorno. Di fronte al suo testardo rifiuto di collaborare, gli agenti di sicurezza l’hanno maltrattata, umiliata e intimorita ma lei, fortissima, non ha mai ceduto.

Alla vigilia dell’8 Marzo, data molto cara alle donne per la celebrazione mondiale nei confronti dell’universo femminile, il movimento Feminist Five continua a sopravvivere, silenzioso, ma più forte che mai.