Il Testamento di Nadia Toffa dopo la sua morte
Prima della sua morte, Nadia Toffa ha lasciato a tutti noi un'importante eredità ed un prezioso testamento che aiuterà tante persone che lottano contro il suo stesso male.
Il Testamento che Nadia Toffa ci ha lasciato dopo la sua morte.
La morte di Nadia Toffa è stato un lutto per tutti noi, non solo per i suoi amici, i suoi parenti e tutte quelle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla.
Nadia in poco tempo si è fatta amare da tutti e sono tantissimi i fan che le sono stati accanto, seppur virtualmente, durante la sua lotta contro il cancro. Tutta l’Italia è rimasta sconvolta da questa perdita e Nadia è riuscita a lasciare a tutti noi un po’ di sé. Nemmeno la morte potrà farcela dimenticare.
L’indimenticabile iena ci ha lasciato un Testamento, una specie di insegnamento, ovvero quello di combattere sempre. Lei non era solo una giornalista ma era brava ad entrare nel cuore di tutti e farsi ascoltare veramente. La comunicazione è stata sempre importante per lei.
Proprio durante un’intervista con Silvia Toffanin a Verissimo, Nadia Toffa ha ripetuto spesso la parola “combattere”. Nemmeno la conduttrice era riuscita a trattenere le lacrime ascoltando le sue parole, a quel tempo sapeva che la malattia era arrivata ad uno stadio avanzato e molto probabilmente immaginava che finisse così. Ma la speranza l’ha accompagnata fino alla fine. Non si è mai illusa Nadia ma ha voluto lasciarci un insegnamento importante.
Spesso ha parlato di Dio e di quanto sia grande, diceva: “Il Signore non è crudele. Non ci vuole vedere soffrire. Io ci credo in Dio” e poi ancora: “Il Signore non è cattivo ci mette davanti delle sfide che possiamo affrontare. Questa è la mia sfida”, ma anche lei ha avuto paura:
“Io all’inizio mi chiedevo: perché proprio a me? Perché chi è che vuole il cancro… Silvia parliamone… poi mi son detta: ‘perché non a me?’è pieno di bambini che muoiono al primo giorno di vita… questo è il mio dolore e io me lo devo portare, è il mio fardello”.
“Per passare da perché a me al perché non a me ci sono voluti mesi di introspezione. Non voglio che la gente provi pena. Io ci credo in Dio e non penso sia crudele, non penso voglia vederci soffrire. Da una sfiga si può trovare anche del buono, il signore ci stimola, vuole insegnarci a vivere”.
Purtroppo Nadia ci ha lasciati a soli 40 anni, lo scorso 13 agosto ma quello che ci ha insegnato in tutto questo tempo rimarrà impresso nei nostri cuori. Sarà impossibile dimenticare le sue parole, i suoi messaggi, il suo sorriso e la sua voglia di combattere.