Il Viceministro Pierpaolo Sileri alla trasmissione Petrolio

Il Viceministro Pierpaolo Sileri alla trasmissione Petrolio: "dai documenti che avete mostrato, c'è stato un ritardo, anche un po' di confusione"

Il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, è stato ospite in diretta da casa, su Rai 2, al programma tv Petrolio ed ha risposto a diversi quesiti riguardo l’emergenza sanitaria italiana. La prima domanda riguardava proprio la ricostruzione dell’emergenza dalla Cina all’Italia e L’Organizzazione Mondiale della Sanità.

“È chiaro che dai documenti che avete mostrato, c’è stato un ritardo, anche un po’ di confusione sulla definizione di caso. È chiaro che quando tu hai un ente, come l’OMS, che da una linea di indirizzo, segui quella linea di indirizzo, perché ovviamente quella è una linea di indirizzo che raccorda diversi stati e quindi fa da faro”.

Pierpaolo Sileri è il vice ministro della Salute, accanto a Roberto Speranza. È un medico chirurgo specializzato nelle patologie dell’apparato digerente

Durante la trasmissione, è intervenuto anche riguardo le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali).

“Ora che la pressione sulle terapie intensive è scesa, si sta lavorando per portare rapidamente casi sospetti delle RSA agli ospedali. È inaccettabile che i pazienti positivi dimessi dall’ospedale, in attesa del tampone negativo, vengono portati nella stessa struttura dove sono anziani fragili negativi. Questo non può e non deve accadere“.

Petrolio – 18.04.2020

Ora che la pressione sulle terapie intensive è calata, si sta lavorando per portare rapidamente i casi sospetti dalle RSA agli ospedali.È inaccettabile che pazienti positivi dimessi dall’ospedale, in attesa del tampone negativo, vengano portati nella stessa struttura dove sono anziani fragili negativi.Questo non può e non deve accadere.Il mio intervento a Petrolio.

Gepostet von Pierpaolo Sileri am Sonntag, 19. April 2020

“I carabinieri Nas hanno fatto oltre 600 controlli solamente dall’inizio dell’emergenza covid-19 ed hanno trovato circa il 20% di queste strutture sparse in Italia, con problemi prevalentemente di natura organizzativa e sulla formazione del personale, che poi è quel personale che deve pensare ai colleghi, quindi ai dispositivi, alla tutela della salute all’interno della struttura, per chi lavora ma anche per coloro che devono essere assistiti. È chiaro che su queste ci sono già delle indagini della procura e quindi aspettiamo che si pronunci la procura. Ora la parte importante è verificarne quante più possibile, affinché gli eventi del genere non accadano. Se io sento, diciamo questo avvocato che dice che ancora ha difficoltà oggi a vedere la mamma e ad avere notizie, ecco questo mi preoccupa ancor di più, perché immagino che andando avanti potranno esserci altri altri problemi, che sono quelli che noi non vogliamo”.

Alla domanda del conduttore, del perché non si riesce subito a portare casi sospetti dalla RSA agli ospedali, Sileri ha risposto:

“Si sta lavorando per questo. Per fare un esempio, voi avete citato la Lombardia e il Piemonte ma ci sono delle strutture che sono anche in Friuli. In Friuli i Nas hanno visitato una struttura dove erano 21 soggetti che risiedevano su 21 infetti e prontamente sono stati trasferiti. Quindi è chiaro che si sta provvedendo a questo, con purtroppo diversità da regione a regione. Rimango della stessa idea e ovviamente d’accordo con la dottoressa Oliva. È inaccettabile che i pazienti positivi dimessi dall’ospedale e in attesa di negatività del tampone, siano nella stessa struttura dove sono presenti anziani fragili chiaramente negativi. È evidente che questo non può accadere”.