In Lombardia le librerie e le cartolerie resteranno chiuse: nuova ordinanza regionale

Nessun allenamento delle misure cautelari poste dal Governo, il 14 Aprile la Lombardia non riaprirà né librerie né cartolerie: nuova ordinanza regionale

La Lombardia non molla la presa sulle misure restrittive adottate dal Governo finora, il 14 Aprile le librerie e le cartolerie resteranno chiuse: questa la volontà del presidente della Regione, Attilio Fontana

Ieri il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha comunicato che il nuovo DPCM prevede che il 14 aprile, in tutta Italia potranno riaprire le cartolerie e le librerie ma questo non avverrà in Lombardia

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Attilio Fontana ha firmato una nuova ordinanza che prevede che le librerie e cartolerie non potranno riaprire e “articoli di carta, cartone, articoli di cartoleria e forniture per ufficio, libri, fiori e piante” e si potranno acquistare “esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati”, “via internet, corrispondenza, telefono, televisione e radio” o ricevendoli a domicilio. 

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Una misura ancora drastica ma evidentemente necessaria visto che la Lombardia è la Regione in cui tutto è iniziato e in cui il numero dei contagi è risultato sempre maggiore dall’inizio della diffusione del virus

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Per quanto riguarda la fine della quarantena e il progressivo ritorno alla normalità la data prefissata dal nuovo DPCM è quella del 3 maggio: si tratta di tenere duro anche qualche settimana per poi fare un passo in più verso la famosa “fase 2”

L’allungamento del DPCM, nonostante la curva dei contagi sia decisamente scesa, è stata necessaria per evitare lo spargersi di nuovi focolai anche in vista delle prossime festività: oltre alla Pasqua e alla Pasquetta imminenti si vuole tenere al sicuro il Paese anche per il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio, ed evitare assembramenti in queste date

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La progressiva ripresa delle attività inoltre sarà guidata da un protocollo studiato appositamente per tenere al sicuro lavoratori e aziende. Il Comitato tecnico scientifico e un team di esperti è già al lavoro per stilare le nuove linee guida