Incidente a Terlizzi, chi erano i tre ciclisti morti; Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro avevano una cosa in comune
Tre ciclisti di Andria, di età compresa tra 30 e 70 anni, sono stati tragicamente uccisi in un incidente stradale a Terlizzi; aperta un'inchiesta per omicidio stradale plurimo.
Un drammatico incidente stradale ha scosso la comunità di Terlizzi, nel Barese, domenica mattina, con la tragica morte di tre ciclisti. Le vittime, di età compresa tra i 30 e i 70 anni, stavano pedalando in gruppo quando un automobilista ha perso il controllo del suo veicolo, travolgendoli. L’evento ha suscitato una forte reazione da parte della comunità e delle autorità locali, che hanno avviato un’inchiesta per far luce sulla dinamica dell’incidente.

Identità delle vittime e ricordo della comunità
I tre ciclisti che hanno perso la vita sono stati identificati come Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro. Erano membri attivi della sezione cittadina dell’Avis di Andria e partecipavano regolarmente a eventi sportivi e di sensibilizzazione sulla donazione di sangue. La loro passione per il ciclismo e il coinvolgimento nella comunità li aveva resi figure ben note e rispettate. La tragedia ha colpito non solo i familiari e gli amici delle vittime, ma ha anche toccato profondamente l’intera comunità, che ha espresso il suo dolore per la perdita di tre persone così attivamente impegnate nel sociale.
La sindaca di Andria, Giovanna Bruno, ha rilasciato un comunicato in cui esprime il suo profondo cordoglio per la scomparsa dei ciclisti. Ha sottolineato come queste tre persone rappresentassero una parte vitale della comunità, contribuendo in modo significativo alla crescita e al riscatto sociale della città. La sindaca ha invitato tutti a mantenere un rispettoso silenzio in memoria delle vittime e per il sostegno ai loro familiari in questo momento di dolore incommensurabile.
Indagini in corso sull’incidente
La Procura di Trani ha avviato un’inchiesta per omicidio stradale plurimo, registrando il conducente dell’auto coinvolta come indagato. Secondo le prime ricostruzioni, il veicolo ha travolto i ciclisti mentre questi si trovavano in un tratto di strada della Provinciale 231. I mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro per permettere agli investigatori di analizzare con attenzione le circostanze dell’incidente e stabilire eventuali responsabilità. La polizia locale sta esaminando testimonianze e prove sul luogo dell’incidente, cercando di ricostruire la dinamica che ha portato a questa tragedia.
In seguito all’impatto, il conducente dell’auto ha riportato ferite e, dopo essere stato soccorso dal personale del 118, è stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari. Le sue condizioni sono sotto osservazione, mentre le autorità cercano di determinare se ci siano stati fattori che hanno contribuito alla perdita di controllo del veicolo. La comunità attende con ansia gli sviluppi delle indagini, sperando che possano portare a una maggiore consapevolezza riguardo alla sicurezza stradale e alla protezione dei ciclisti.
Impatto sulla comunità e richieste di maggiore sicurezza
La tragedia ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale, in particolare per i ciclisti che condividono le strade con i veicoli a motore. La sindaca Giovanna Bruno ha fatto appello a una maggiore attenzione da parte delle autorità competenti per garantire strade più sicure e per promuovere comportamenti responsabili tra gli automobilisti. L’incidente rappresenta un triste promemoria della vulnerabilità dei ciclisti e della necessità di infrastrutture adeguate che possano proteggere tutti gli utenti della strada.
In risposta alla crescente preoccupazione, sono emerse richieste da parte della comunità per l’implementazione di misure di sicurezza, come l’installazione di segnaletica più visibile e l’ampliamento delle piste ciclabili. La speranza è che questa tragica esperienza possa portare a cambiamenti concreti nelle politiche di sicurezza stradale e a una maggiore sensibilizzazione tra gli automobilisti riguardo alla presenza e alla sicurezza dei ciclisti sulle strade.