Incidente frontale per una donna incinta di 27 anni: chi era alla guida dell’auto è scappato

Anche un'anziana donna è rimasta ferita

Prima sgomma con la sua auto, nonostante abbia a bordo una ragazza in dolce attesa. Poi invade la corsia opposta, andando a colpire un’auto che proveniva nel senso opposto di marcia. Infine fugge via. Il frontale per una donna incinta di 27 anni le è costato un ricovero in ospedale. Mentre chi era alla guida dell’auto su cui viaggiava e che ha causato il sinistro è ora ricercato.

Donna incinta
Fonte foto da Pixabay

La vicenda ha avuto luogo in via Bolla, a Milano. Un uomo, alla guida della sua auto con una donna incinta a bordo, ha iniziato a sgommare in strada. Fino a quando non ha colpito un’anziana signora che, insieme alla ragazza di 27 anni, è stata ricoverata in ospedale.

Secondo Il Giorno, spesso accadono cose del genere nei cortili delle case popolari, dove le auto sono solite sgommare. Alcuni residenti hanno più volte denunciato l’accaduto, soprattutto chi occupa quelle abitazioni in modo regolare, stanchi di chi, invece, le occupa in modo abusivo.

Questa volta a rimanere coinvolte nella brutta abitudine di sgommare sono state due donne, una ragazza di 27 anni incinta e una donna di 77 anni. Tutto è avvenuto nel pomeriggio di lunedì 19 settembre, intorno alle ore 18.

Una Fiat Punto con targa francese ha sgommato andando contro una Seat Mii con l’anziana signora a bordo. Il conducente della Fiat ha prima fatto scendere la donna incinta, per poi darsi alla fuga. Non ha nemmeno aspettato i soccorsi: in breve tempo sono arrivati vigili, medici e paramedici del 118.

ambulanza
Fonte foto da Pixabay

Dopo il frontale per una donna incinta di 27 anni, chi era con lei è fuggito

Dopo aver fatto scendere la donna incinta e averla fatta stendere a terra, l’uomo che era al volante non ha atteso i soccorsi, che hanno trasferito la 27enne in codice giallo all’ospedale Niguarda di Milano. Anche l’anziana donna ha subito un ricovero: sarebbe svenuta più volte.

Proseguono le indagini per rintracciare l’uomo, che sicuramente sarà denunciato.