Incidente Ponte Milvio, la testimonianza degli amici di Pietro Genovese
Gli inquirenti hanno sentito la versione dei fatti di Davide Acampora e Tommaso Edoardo Luswergh Fornari, amici di Pietro Genovese che viaggiavano con lui
Continuano le indagini sull’incidente a Ponte Milvio costato la vita a Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann. Sulla Renault Koleos guidata da Pietro Genovese c’erano altri due ragazzi, Davide Acampora e Tommaso Edoardo Luswergh Fornari, entrambi suoi amici. La loro testimonianza è molto importante. Ecco quello che hanno raccontato i due ragazzi.
Pietro Genovese, ora agli arresti domiciliari, non si da pace per quello che è accaduto. Continua a dire che non avrebbe potuto evitare di investire Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann che sono spuntate, all’improvviso, davanti alla sua macchina. E la testimonianza degli amici che erano con lui a bordo della sua Renault Koleos quella notte sembra confermare questa affermazione, anche alcune parole potrebbero peggiorare la sua posizione.
Davide Acampora, 20 anni, studente, viaggiava sul sedile anteriore, accanto a Pietro Genovese nella notte del 21 dicembre 2019. Ecco cosa ha dichiarato agli inquirenti:
“Sono stato il primo a scendere dalla macchina di Pietro. Mi sono avvicinato alla ragazza che ho trovato subito a terra nel luogo dell’incidente e ho sentito che non respirava più. È stato terrificante. Poi ho alzato lo sguardo e ho visto più avanti il corpo dell’altra giovane. Eravamo tutti sotto choc, ma è vero che sono sbucate all’improvviso. Evitarle era impossibile”.
Poi Davide Acampora prosegue raccontando altri particolari:
“Eravamo andati a una festa con alcuni amici, poi ci siamo rimessi in marcia per tornare a casa. Non avevamo assunto droghe di alcun genere. Avevamo invece bevuto qualcosa, ma Pietro non era certo ubriaco. Dopo l’incidente era sconvolto”.
Lui avrebbe visto tutto perché si trovava davanti. la macchina si stava avvicinando all’incrocio con via Flaminia quando l’utilitaria che viaggiava accanto alla loro macchina si è fermata improvvisamente sul lato destro della carreggiata. Le due ragazze sono comparse all’improvviso e sono state travolte dalla macchina di Pietro Genovese.
Tommaso Edoardo Luswergh Fornari, 20 anni, era sui sedili posteriori della Renault Koleos di Pietro Genovese. Il giovane ha visto meno del suo amico ma ha raccontato la sua versione dei fatti agli inquirenti.
“Gli abbiamo detto di fermarsi e tornare indietro”.
Dopo l’incidente, Pietro Genovese avrebbe continuato a guidare il Suv, percorrendo alcune centinaia di metri, probabilmente in stato di shock ed è stato fermato dai suoi amici. Il ragazzo ha raccontato quello che aveva visto dal sedile posteriore, confermando la versione di Davide Acampora e aggiungendo alcuni dettagli.
Ai cronisti Tommaso Edoardo Luswergh Fornari ha detto:
“Adesso non ho voglia di parlare”.
Poi lui, Pietro Genovese e Davide Acampora sono scesi sulla rampa per raggiungere corso Francia a piedi.
Il gip Bernadette Nicotra ha sottolineato, nella misura cautelare emessa nei confronti di Pietro Genovese, che la macchina si è fermata “poco dopo, circa 250 metri più avanti rispetto al luogo dell’impatto e precisamente sopra la rampa d’accesso a via del Foro Italico”.
Per quello che riguarda il Suv, secondo i vigili urbani, Pietro Genovese con la sua patente B poteva guidare quel genere di veicolo.
Torneremo con aggiornamenti.