Irina, morta mentre gli amici di Ugo Russo devastavano il pronto soccorso

Mentre gli amici di Ugo Russo distruggevano il Pronto Soccorso dell'Ospedale Pellegrini di Napoli, una donna di nome Irina moriva proprio nella stanza accanto.

Mentre gli amici di Ugo Russo distruggevano il Pronto Soccorso dell’Ospedale Pellegrini di Napoli, una donna di nome Irina moriva proprio durante le devastazioni nella stanza accanto.

La donna stava lottando tra la vita e la morte, era finita in sala rianimazione perché il suo compagno l’aveva picchiata.

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Una settimana prima era stata portata d’urgenza in ospedale ed era grave. La sua storia è stata raccontata su La Repubblica.

“Una notizia che riguarda una donna è purtroppo passata quasi completamente inosservata, oscurata dagli eventi legati all’uccisione del quindicenne Ugo Russo da parte di un carabiniere. Si tratta di un femminicidio avvenuto nel silenzio, che mi sembra una metafora di ciò che accade spesso”, ha dichiarato la senatrice del Pd Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio.

Durante la devastazione del Pronto soccorso del Pellegrini di Napoli è deceduta nello stesso presidio ospedaliero Irina, una donna straniera di 39 anni, pestata dal compagno. La gravità dell’assalto ad un servizio pubblico come il Pronto Soccorso, da condannare sempre e in particolare in questo momento così critico per la salute pubblica, ha spento l’interesse per il destino di una donna che era stata aggredita e picchiata ferocemente dal convivente, morta proprio nel corso dell’attacco”.

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Ed ha concluso il suo pensiero affermando:

“Nella violenza e nella confusione il mio pensiero va a Irina e alla sua famiglia, con l’auspicio che si renda giustizia a questo femminicidio”.

Irina era ricoverata da qualche giorno in ospedale ed è deceduta nella notte tra sabato e domenica dopo essere stata picchiata dal marito. La sua scomparsa è passata inosservata perché in quelle ore il Pronto Soccorso era stato devastato dai parenti e dagli amici del 15enne ucciso da un carabiniere a Napoli nel corso di un tentativo di rapina.

Aveva 39 anni ed era di origini ucraine, si trovava ricoverata in gravissime condizioni dopo aver subito violenze da parte di suo marito che le aveva provocato danni al fegato e alla milza.

Col passare delle ore le sue condizioni si sono aggravate sempre più fino all’emorragia addominale che i medici non sono riusciti a fermare. Il suo decesso è avvenuto dopo una settimana di agonia nel reparto di rianimazione dove era stato trasferito anche Ugo Russo che poi è morto in quelle stesse ore.