L’ISS non ha dubbi, il Covid-19 avanza. Servono misure più restrittive

L'ISS non ha più dubbi, il Coronavirus sta avanzando e servono misure più restrittive. I dati sono ormai allarmanti: il resoconto

L’ISS, ovvero l’Istituto superiore della Sanità, ha tenuto un nuovo rapporto in merito alla situazione da Covid-19 in Italia. Il monitoraggio prende in esame i dati dal 26 ottobre al 1 novembre. La situazione è in netto peggioramento.

Secondo il rapporto preso in considerazione dall’ISS quasi tutte le Regioni si trovano di fronte ad uno scenario di tipo 3, questo però vuol dire che il rischio da moderato ad alto è in aumento.

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Molte province e regioni si trovano più vicine ad uno scenario 4, motivo per il quale anche il Trentino-Alto Adige ad esempio si è auto dichiarato zona rossa. Ci troviamo di fronte ad uno scenario critico.

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L’avvertimento degli esperti è quindi chiaro. Servono ancora restrizioni e forse, si dovrà pensare ad accogliere il disperato appello dell’Ordine dei medici. Proprio il personale ospedaliero richiede ormai un lockdown nazionale.

L’Istituto superiore della sanità sottolinea: “Ci troviamo in una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sull’intero territorio nazionale con criticità ormai evidenti.” E ancora:

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Lettera al quotidiano “la Repubblica” ⤵️ “Gentile direttore, sono giorni difficili per l'Italia, alle prese con una situazione epidemiologica divenuta particolarmente critica nelle ultime settimane. Sono giorni di nuove restrizioni e di scelte mirate a prevenire scenari di maggiore sofferenza. Dobbiamo continuare a essere determinati e rimanere uniti. E proprio per questo è importante ascoltare le differenti voci che si levano nel Paese: dalle piazze, dai mezzi di informazione, dalle varie forze politiche, sociali e produttive; da ogni cittadino che ogni giorno fa la sua parte e in questo modo offre il proprio contributo alla salvezza di tutti. Anche per questa ragione ho letto “II naufragio. Perché la seconda ondata della pandemia Covid ha travolto l'Italia", l'inchiesta con cui Repubblica ripercorre – sovente con accenti critici – gli ultimi mesi della gestione dell'emergenza da Covid-19 in Italia. Non è costume mio o di questo esecutivo minimizzare, derubricare a polemiche le obiezioni poste al nostro quotidiano lavoro: abbiamo da subito scelto la strada della trasparenza, rifuggendo noi stessi ricostruzioni di comodo. Non posso però accettare che passi il messaggio di un presidente e di un governo che hanno abdicato ai propri doveri approfittando della pausa estiva, che un solo weekend passato al mare o una singola cena a margine di un appuntamento istituzionale vengano così strumentalmente sottolineati. Chiarisco, allora, che questa estate non ho mai concesso pause alla mia attività istituzionale. Anche nel mese di agosto sono stato sempre immerso nello studio dei vari dossier e nella soluzione dei vari problemi, avendo cura, insieme ai ministri competenti e ai vari esperti, che la piena ripresa delle varie attività sociali ed economiche avvenisse in piena sicurezza. Anche nel periodo più caldo agostano ho preferito non allontanarmi da Palazzo Chigi, rimanendo a mezz'ora dal mio ufficio e continuando a fare riunioni pressoché quotidiane da remoto. A dirla in breve, caro Direttore, il governo la scorsa estate non è mai andato in vacanza […] (nel link in bio il testo integrale della lettera)

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Tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile sul territorio o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane”

L’aumento dei nuovi casi ha portato la Penisola ad avere un’indice RT pari a 1,72. Proprio questo numero vede creare delle enormi preoccupazioni, soprattutto per la precarietà delle aziende ospedaliere.

Di per sé, questo costituisce una ulteriore prova della generale criticità di resilienza diffusa su tutto il territorio nazionale e dovuta alla gravità della situazione epidemiologica. Come conseguenza questo può portare ad una sottostima della velocità di trasmissione e dell’incidenza