Jelica S, 20 anni, toglie la vita ai suoi gemellini
Jelica S, 20 anni, toglie la vita ai suoi gemellini: a scatenare le polemiche è la pena che i giudici le hanno dato.
Jelica S, 20 anni, toglie la vita ai suoi gemellini: una terribile vicenda che ci arriva da Lucerna, Svizzera. La donna, di nazionalità serba, era entrata in travaglio al settimo mese e aveva partorito nella sua casa, dopo essere stata abbandonata dal suo compagno che le aveva chiesto di abortire.
Dopo il parto, avvenuto nel dicembre 2015, qualcosa è scattato nella mente della ventenne: La donna ha ammazzato in modo brutale i due gemelli e ha nascosto i loro corpi dentro casa. Gli inquirenti che hanno fatto le indagini raccontano che Jelica S. ha prima gettato contro un muro il primo bambino e poi lo ha nascosto all’interno di un peluche gigante a forma di orsacchiotto. Poi ha preso l’altro e l’ha infilato dentro il cesto della biancheria che teneva in cucina.
A raccontare la dinamica dei fatti agli inquirenti è stata proprio lei. Ha detto di essere entrata nella sua vasca da bagno riempita d’acqua quando ha sentito le contrazioni. Aveva con lei il pc portatile e ha cercato su internet come partorire. Poi ha aggiunto che il primo che è nato non piangeva e di aver provato paura. “Non so cosa mi sia passato per la testa” ha aggiunto la donna, proseguendo il racconto. Ha portato il bimbo nel semiinterrato dove c’era la lavanderia e lo ha scagliato con forza contro il muro. Poi lo ha avvolto in una vecchia maglietta di Topolino e lo ha infilato nell’enorme orsacchiotto rosa che aveva dentro casa. Il secondo bimbo è nato circa 31 ore dopo, anche lui dentro la vasca da bagno.
Ha detto che il bambino era nato morto e di averlo avvolto in un asciugamano e infilato dentro il cesto della biancheria che aveva in cucina.
Il perito che ha studiato il caso di Jelica S. ha detto che se la donna avesse chiamato i soccorsi, il secondo figlio sarebbe probabilmente sopravvissuto. la corte che l’ha giudicata l’ha trovata colpevole di omicidio volontario per la morte del primo bambino e di omicidio colposo per il secondo bambino.
La sua condanna? 12 mesi di carcere e una pena sospesa aggiuntiva di 22 mesi. Davvero scioccante il verdetto anche se le motivazioni sono state esposte: Il giudice ha detto “la colpevolezza effettiva del crimine sia molto alta ma, soggettivamente, l’imputata era in una situazione di emergenza”.