Kata scomparsa, spunta la nuova pista della Romania: il motivo e cosa è emerso
Scomparsa della piccola Kata, spunta la pista della Romania: cosa potrebbe essere successo alla bimba
Sono davvero tanti i sopralluoghi che le forze dell’ordine, anche con le forze speciali dei Ris, hanno fatto nell’ex hotel Astor, per la scomparsa della piccola Kata. La bambina di 5 anni risulta essere sparita proprio dal pomeriggio di sabato 10 giugno.

La madre è tornata a casa da lavoro, non ha trovato più la figlia, ma prima di denunciare l’accaduto ha atteso circa 4 ore. Forse sperava di riuscire a trovarla da sola. L’aveva affidata ad uno zio.
Il Giudice dopo aver disposto lo sgombero della struttura occupata abusivamente e gestita da tre diversi racket, hanno fatto ulteriori controlli. Hanno anche chiesto l’intervento degli artificieri e dei Vigili del Fuoco, per controllare un’intercapedine ed una fogna.
Nonostante i loro sforzi, dai sopralluoghi, è emerso che purtroppo la piccola non è all’interno della struttura, né viva e nemmeno deceduta. Infatti in queste ultime ore da ciò che riporta Il Messaggero, è arrivata una nuova pista.

Questa nuova ipotesi porta proprio in Romania. Questo perché nel quartiere Novoli di Firenze, ogni sabato parte un furgone con gli oggetti che arrivano proprio in questa Nazione.
La nuova pista per la scomparsa di Kata
Alcuni abitanti del posto, nel raccontare cosa accade in una breve intervista con l’inviata del quotidiano, hanno dichiarato:
Qui ogni sabato arrivano furgoni diretti in Romania. I tanti rumeni che abitano in zona, compresi gli abusivo che abitano all’Astor, caricano la merce che poi vogliono inviare ai loro familiari.

Questa ipotesi prende sempre più piede, poiché la piccola Kata risulta essere scomparsa proprio nel pomeriggio di sabato 10 giugno. Giorno della settimana indicato dagli abitanti del posto, in cui arriva il mezzo.
Ora gli inquirenti però, stanno cercando di capire quale strada hanno preso per andare via ed anche la via di fuga usata per uscire dallo stabile. Inoltre, i rapitori potrebbero aver avuto molto tempo per fuggire, anche grazie alle ore in cui la madre ha atteso per fare la denuncia.