Keanu Reves, l’attore che ha donato milioni di euro in segreto agli ospedali per bambini
L'interprete di Matrix è un benefattore. Ecco perché.
Keanu Reeves è noto per essere una delle stelle del cinema con il cuore più grande. Si sa, infatti, che l’attore – celebre per avere interpretato il protagonista della trilogia di Matrix – è spesso autore di donazioni in beneficenza. Tuttavia, in pochi sanno quanto grande sia la portata dei suoi aiuti, visto che da anni finanzia molti ospedali per bambini.
Keanu Reeves, 54 anni, gestisce una fondazione di beneficenza privata che ha l’obiettivo di aiutare gli sforzi positivi che riguardano la ricerca sul cancro e il miglioramento delle strutture ospedaliere pediatriche. Ed è qualcosa che l’attore non va a dire in giro.
“Ho una fondazione privata che da cinque o sei anni aiuta un paio di ospedali per bambini e la ricerca sul cancro”, ha affermato l’attore in un articolo pubblicato su Ladies Home Journal nel 2009. “Non mi piace che abbia il mio nome – ha aggiunto – lascio semplicemente che la fondazione faccia quello che fa”.
Keanu Reeves ha un forte motivo personale che l’ha spinto ad aiutare le persone malate di cancro: alla sorella Kim è stata diagnosticata la leucemia negli anni 90 (che, per fortuna, è andata in remissione) ma non l’ha detto a nessuno. Si dice che si sia persino seduto per prendere le chiamate da casa durante gli eventi Telethon così da contribuire attivamente alla raccolta dei fondi.
La ricerca sul cancro è molto costosa da finanziare. Quindi, per Keanu offrire la sua notorietà per aumentare la consapevolezza sulla causa (piuttosto che girare film pessimi per guadagnare soldi di cui non ha bisogno) è una cosa molto generosa.
Keanu Reeves, inoltre, fa beneficenza anche ad altri enti, come SCORE (Spinal Cord Opportunities for Rehabilitation Endowment) che ha l’obiettivo di sostenere i giocatori di hockey con lesioni spinali.
Altre cose generose che ha fatto l’attore durante la sua vita è acquistare una casa alla madre, un Harley Davidson per gli stuntman di Matrix, l’aver scelto di tagliarsi lo stipendio per assumere altri attori (ad esempio per far sì che Al Pacino fosse stato scelto per L’avvocato del diavolo).
Insomma, non solo un grande attore ma anche (e soprattutto) un grande uomo.