La dirigente ferroviaria interrogata dai pm: ha raccontato cosa è davvero accaduto con gli operai
Le parole della dirigente ferroviaria che ha risposto per tre volte alla chiamata dell'addetto Rfi: gli operai non avevano il permesso
La dirigente ferroviaria che ha parlato al telefono con gli operai travolti dal treno a Brandizzo, è stata ascoltata dai pm. Ha raccontato come sono andate le cose quella sera e ha precisato di non aver mai dato l’ok per iniziare i lavori, poiché c’era un treno che doveva ancora passare. Parole che sono già state provate dalle registrazioni delle tre telefonate con l’addetto Rfi.
L’ho detto per tre volte. I lavori non dovevano cominciare perché era previsto il passaggio di un altro treno.
La dirigente della ferrovia di Chivasso non aveva dato l’autorizzazione agli operai di scendere sui binari. Avrebbero dovuto attendere il passaggio di un treno in ritardo e solo in seguito, avrebbero dovuto iniziare il loro intervento di manutenzione. Ma le cose non sono andate così, gli operai si trovavano sui binari e sono stati travolti dal mezzo.
Durante l’ultima chiamata tra la donna e l’addetto Rfi, è stata ripresa la tragedia in diretta. Ha sentito un forte boato, lo ha definito “come l’esplosione di un petardo“. Poi, la comunicazione dello stesso uomo di quanto era appena accaduto davanti ai suoi occhi.
Il video sconvolgente di uno dei cinque operai
Nelle ultime ore si è diffuso anche un video sconvolgente, girato da uno degli operai deceduti, Kevin Laganà. Il ragazzo 22enne ha ripreso le parole dell’addetto Rfi, mentre chiedeva ai suoi operai di iniziare, rassicurandoli del fatto che li avrebbe avvisati all’arrivo del treno: “Se dico treno, andate da quella parte”.
Nel frattempo, cresce la rabbia dei familiari, ai quali non sono ancora state restituite le salme. Alcuni di loro, durante la manifestazione, hanno fatto sapere che non vogliono nessun funerale di Stato, ma vogliono soltanto poter dare un ultimo addio ai loro cari. Purtroppo non è facile ricomporre i resti dei cinque operai e procedere con l’estrazione del Dna, come ha precisato uno dei legali delle famiglie.