La promessa dell’arcivescovo Sepe: “Papa Francesco incontrerà Noemi”

Papa Francesco incontrerà la piccola Noemi: "la bambina è un miracolo"

Da ieri abbiamo appreso la splendida notizia che la piccola Noemi, la bambina rimasta coinvolta nella sparatoria a Napoli, si è svegliata, dopo una settimana di coma indotto, in cui ha respirato solo grazie ad un respiratore artificiale. La bambina ha aperto gli occhi, è tornata a respirare da sola, ha riconosciuto mamma e papa ed ha chiesto loro le sue bambole…

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Le condizioni di Noemi erano davvero critiche, aveva un polmone perforato, è stata sottoposta ad un intervento rischioso e a varie broncoscopie, volte a liberarla sai coaguli di sangue. La sua ripresa è oggi sulla bocca di tutti, così come la parole del cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe. Quest’ultimo ha gridato al miracolo, se la Piccola Noemi si è ripresa, è stato grazie alla mano del Signore, alla nostre preghiere e alla nostra fede. Ha dichiarato che non appena la bambina sarà fuori pericolo e si sarà ripresa, lui stesso l’accompagnerà dal Papa.

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Chi non ha pregato per questa bambina? In centinaia si sono recati fuori l’ospedale, per lasciarle un pensiero, per recitare una preghiera, per appendere palloncini e manifesti di supporto ed incoraggiamento.

Quando l’arcivescovo è andato a trovare la bambina, ha raccontato che ha donato un peluche e quando lo ha visto, ha sorriso. Hanno poi recitato tutti insieme il Padre Nostro e la piccola, anche se debole, ha mosso le labbra e recitato la preghiera.

Come già detto, Noemi al momento respira da sola ed è stabile, ma la prognosi resta riservata.

L’obbiettivo della sparatoria era un pregiudicato di 32 anni, Salvatore Nurcaro. Secondo quanto riportato, l’uomo si è svegliato, ma non parla.

Gli investigatori stanno aspettando la sua ripresa per interrogarlo e capire quali siano i suoi rapporti con Armando del Re, l’uomo arrestato perché accusato di aver sparato. Si è dichiarato innocente e lunedì il giudice deciderà se prolungare il fermo o rilasciarlo per mancanza di prove.