La raccolta fondi avviata per Giovannino

La vicenda del piccolo Giovannino, il bimbo nato ad agosto di quest’anno ed abbandonato dai suoi genitori, perché affetto da Ittiosi Arlecchino, è stata molto conosciuta in tutta l’Italia. In molti infatti, si sono fatti avanti per cercare di aiutarlo e per lui ci sono state anche molte richieste di adozione, ma è ancora ricoverato al Sant’Anna di Torino.

Sulla storia di questo bambino, c’è stata molta pubblicità, poiché da quando la sua sua vicenda è stata resa pubblica, in molti hanno cercato di fare di tutto per aiutarlo e per cercare di donargli la famiglia che merita.

Purtroppo, però, la malattia di cui è affetto è molto complicata, poiché la sua pelle cresce tre volte più del normale, non può essere esposto alla luce del sole ed ha diverse difficoltà respiratorie.

Proprio per questo, adottarlo non sarà affatto semplice. Per permettere a tutti di dare il loro contributo, la città di Torino, ha deciso di aprire un conto corrente proprio per il piccolo ed a oggi, sono stati raccolti dodici mila euro.

Il vicesindaco Sonia Schellino, ha dichiarato: “Ora è il caso di far calare il silenzio su questa storia ed è il caso di lasciare il bambino, alle cure ed alle attenzioni di coloro che si stanno occupando personalmente del caso. 

Personalmente, in qualità di tutore provvisorio, non ho mai né fornito e neppure autorizzato la pubblicazione di notizie.” Queste sono state le parole del vicesindaco, che si sta occupando della vicenda del piccolo Giovannino.

Secondo alcune informazioni che sono state rese note, le condizioni le piccolo, per il momento sembrano stabili e sono ormai tre settimane, che non ha gravi problemi, anche se dovrà rimanere ancora per un po’ all’ospedale Sant’Anna di Torino.

Trovare i suoi nuovi genitori non sarà affatto semplice, poiché il percorso da affrontare sarà lungo e difficile, ma per il momento ogni richiesta di adozione che è stata presentata verrà studiata ed elaborata, dalle persone che se ne stanno occupando.

Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda.

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