La ricostruzione dei movimenti di Alessandro Impagnatiello dopo il delitto della compagna

Omicidio di Giulia Tramontano, in corso gli accertamenti degli inquirenti per ricostruire i movimento di Alessandro Impagnatiello

Al vaglio delle forze dell’ordine per il delitto di Giulia Tramontano e del bimbo che portava in grembo, ci sono i movimenti compiuti dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Gli inquirenti vogliono capire se ciò che ha detto è vero o se ci sono punti da chiarire.

movimenti alessandro

Il 30enne che lavorava come barman, dopo aver confessato ed aver fatto ritrovare il corpo, si trova in arresto, ma al momento ci sono ancora tante cose da chiarire.

Giulia Tramontano ha perso la vita nella sera di sabato 27 maggio, per mano del suo compagno. Era incinta del piccolo Thiago, che sarebbe dovuto nascere appena due mesi dopo.

L’uomo nella sua confessione, ha detto di essere stressato, poiché da circa un anno portava avanti ben due relazioni differenti. Una con la convinte ed una con la ragazza che aveva conosciuto a lavoro e che lo ha anche incastrato.

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Prima di disfarsi del corpo, ha detto di averlo tenuto tra la cantina ed il box auto per circa 2 giorni. Successivamente nella notte tra martedì 30 e mercoledì 31 maggio, lo ha occultato dietro un’intercapedine in una zona di Senago dove ci sono diversi box.

Le immagini delle telecamere di Alessandro Impagnatiello

Gli inquirenti al momento, stanno cercando di ricostruire i movimenti dell’uomo dalla notte del delitto ai giorni precedenti. In più, i Ris stanno facendo tutti gli accertamenti negli oggetti e nelle tracce trovate nella casa della coppia.

Lo scopo del controllo di questi video ed anche delle celle telefoniche, è proprio quello di capire cosa ha fatto Impagnatiello dopo aver messo fine alla vita della compagna.

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Da alcuni fotogrammi di una telecamera fuori casa, si vede proprio il 30enne uscire con alcune buste tra le mani. L’ipotesi è proprio quello che si sia liberato dei vestiti sporchi ed anche degli oggetti usati per pulire.

Una prima incongruenza nella sua confessione, è arrivata quando ha detto che le ha inferto circa 2 o 3 fendenti. Tuttavia, dall’autopsia è emerso che sono circa 37 i fendenti che l’uomo le ha inferto nella parte alta del corpo, con un’arma trovata in cucina.