La rivolta delle mamme sui social: “fateci comprare i pennarelli”
Protesta sui social: fateci comprare i colori. Ecco cosa sta succedendo.
Ormai è cosa certa che in diversi supermercati del paese, c’è il divieto della vendita di beni non considerati di prima necessità. Sui prodotti sono stati affissi dei cartelli oppure le corsie sono state chiuse con dei nastri. Le limitazioni riguardano i prodotti della cartoleria, quaderni, colori, biancheria intima e prodotti di cancelleria.
Molteplici però sono state le proteste sui social network, soprattutto da parte delle mamme. Quest’ultime hanno lanciato un appello: “fateci i comprare pennarelli per far disegnare i nostri figli”.
Le cartolerie sono chiuse, poiché non sono attività di prima necessità e nei supermercati questi beni non si possono acquistare. La domanda delle mamme, non è difficile da comprendere: “Come facciamo a far passare il tempo ai nostri figli? Come fanno a fare i compiti? Non possiamo più colorare gli arcobaleni? Ho finito pennarelli, davvero non posso ricomprarli? Posso comprarmi un rossetto, il vino, posso comprarmi le sigarette ma non posso comprare il pongo a mia figlia?”
I bambini sono costretti a casa, i più piccoli non capiscono perché non possono più giocare con i loro amichetti dell’asilo, si annoiano e colorare è una delle attività che amano di più.
Si era detto che oltre a non considerarli beni di prima necessità, si era presa questa decisione per non fare una concorrenza sleale alle cartolibrerie, costrette per l’appunto a stare chiuse per via dell’ emergenza sanitaria coronavirus.
Le mamme però non comprendono questa affermazione e stanno lanciando molteplici appelli, accompagnati dagli hashtag #dirittoalgioco #bimbicoraggiosi.
Le cartolerie e siti come Amazon, naturalmente, consentono l’acquisto di questi prodotti on-line, ma molte mamme affermano che le spedizioni in diverse zone dell’Italia, impiegano tempi lunghissimi.
Poi magari c’è chi con internet non è tanto pratica!