La telefonata del legale di Davide Stival a Mattino Cinque

Il legale di Davide Stival, il papà di Lorys, ha parlato a Mattino Cinque, dopo la sentenza che ha condannato Veronica Panarello a 30 anni di reclusione. Ecco cosa ha detto.

Dopo la notizia della sentenza definitiva contro Veronica Panarello, l’intero paese sta esprimendo la propria opinione. In aula è stato assolto definitivamente, dalle accuse di Veronica, suo suocero Andrea Stival e la donna è stata definita l’unica assassina del piccolo Lorys e condannata a 30 anni di reclusione.

Nella puntata di Mattino Cinque, la conduttrice Federica Panicucci, si è collegata, telefonicamente, con l’avvocato Daniele Scrofani, difensore di Davide Stival, il papà del piccolo Lorys. La conduttrice ha chiesto al legale cosa Davide avesse detto e pensato dopo la sentenza definitiva.

“Una brutta storia, è finalmente finito un incubo. Noi siamo soddisfatti nei limiti. Ovviamente abbiamo vissuto una storia bruttissima, che doveva avere una fine. La fine è arrivata. Ieri Davide, dopo la sentenza, al telefono mi ha detto: finalmente è finita, finalmente si volta pagina. 

Il dolore è infinito, il dolore è continuo. Il voltare pagina, il dire finalmente è finita, significa non che sia finito il dolore, ma che sia finita l’attesa del sapere in modo definitivo cosa è successo. Sapere che è successo quello che è successo e che è stata la mamma a determinare questa questione. L’omicidio del piccolo Lorys, da un senso alla ripresa della vita. E’ normale che il dolore non potrà mai svanire, ma Davide ha la fortuna di avere un bimbo meraviglioso da accudire, che non ha mai abbandonato e oggi lo farà in un modo ancora più consapevole e coraggioso. 

Davide è veramente una persona coraggiosa e fortissima. A me fa piacere in questa agenda processuale, di aver assistito la vittima del reato, nel senso che il nostro lavoro a volte ci porta a difendere l’imputato, a volte le persone offese”. 

Lorys è morto all’età di otto anni e allora aveva un fratellino di tre anni. Diego scoprì la verità, due anni dopo, all’età di cinque anni, quando un giorno, di ritorno dal cimitero, chiese al suo papà come fosse morto suo fratello e chi fosse stato. Davide in quel momento, si ritrovò senza sapere cosa dire, per poi capire poco dopo, che era il momento di dire la verità: “la polizia ha fatto delle indagini, ha guardato i filmati delle telecamere e ha scoperto che la mamma un giorno non l’ha accompagnato a scuola. Da qui si è capito che forse è stata lei a fargli del male”.

Diego è rimasto in silenzio e non ha nemmeno pianto. Dopo quel giorno, le cose sono cambiate. Il giorno della festa della mamma, quando la scuola ha chiesto agli alunni di disegnare la propria famiglia, il fratellino di Lorys ha disegnato una figura nera e un bambino a terra, su del sangue. Alle domande degli psicologi, il piccolo Diego ha aggiunto un poliziotto al disegno e poi ha detto di non essere più triste. Il disegno successivo, è stato quello di una nuova famiglia, fatta da suo padre, i suoi nonni e i suoi zii ed accompagnata da un arcobaleno.

“A Diego non manca nulla, per ora sono io a pensare a lui. A lui sono rimasto io e a me è rimasto lui: siamo noi due”, ha raccontato papà Davide.