“La verità sull’amante di Chiara è questa” Rompe il silenzio la famiglia Poggi, risponde a tutte le accuse
La famiglia Poggi denuncia una campagna diffamatoria nei confronti di Chiara, con insinuazioni infondate sulla sua vita privata, mentre la Procura riapre le indagini sull'omicidio del 2007.
Da diverse settimane, la famiglia Poggi è al centro di una campagna diffamatoria condotta da organi di informazione e social media. Questa situazione ha coinvolto anche Chiara Poggi, la giovane vittima di un omicidio avvenuto a Garlasco nel 2007. Recentemente, la trasmissione televisiva “Le Iene” ha sollevato dubbi riguardo a una presunta relazione sentimentale di Chiara con un uomo più grande, basandosi su dichiarazioni risalenti di una persona deceduta, che erano già state smentite in passato.

A denunciare questa situazione sono gli avvocati Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, legali della famiglia Poggi, composta dai genitori Giuseppe Poggi e Rita Preda e dal fratello Marco. L’omicidio di Chiara, avvenuto il 13 agosto 2007, ha portato alla condanna definitiva del suo fidanzato dell’epoca, Alberto Stasi, a 16 anni di carcere. Tuttavia, dopo quasi diciotto anni, la Procura di Pavia ha riaperto le indagini, indagando nuovamente Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, per omicidio in concorso.
La denuncia della famiglia Poggi
Secondo i legali, la continua diffusione di notizie, sia vere che false, ha generato un clima di confusione e ha portato alla creazione di insinuazioni dannose per la reputazione della vittima e della sua famiglia. In una nota ufficiale, gli avvocati hanno sottolineato che le ricostruzioni romanzesche da parte di vari soggetti hanno contribuito a diffondere informazioni errate, creando un danno inenarrabile alle persone coinvolte. La famiglia Poggi ha espresso la speranza che le autorità competenti possano contribuire a fermare queste condotte illecite e ha annunciato che intraprenderà azioni legali per tutelare la dignità e l’onore di Chiara.
Le reazioni della famiglia Cappa
In un contesto simile, anche la famiglia Cappa ha deciso di intervenire dopo aver constatato che ogni giorno vengono pubblicate notizie infondate e diffamatorie. Gli avvocati Gabriele Casartelli e Antonio Marino, legali della famiglia Cappa, hanno comunicato che non tollereranno ulteriormente questo comportamento illecito, che va contro le norme di civile convivenza. Hanno conferito mandato ai propri legali per tutelare la loro reputazione da notizie false e diffamatorie, sottolineando che queste informazioni non hanno nulla a che fare con un vero interesse per la giustizia.
La situazione attuale evidenzia come le famiglie coinvolte in vicende così tragiche siano spesso esposte a un’attenzione mediatica che può sfociare in comportamenti inadeguati. La lotta per la verità e il rispetto della dignità delle vittime e dei loro cari rappresenta un tema centrale in questo contesto, richiedendo un intervento attivo da parte delle autorità competenti e una maggiore responsabilità da parte degli organi di informazione.