Le Donatella spiegano le cause e le circostanze della morte del loro papà

"Era malato di cancro, ma è morto per un infarto": Le Donatella fanno chiarezza sulla causa del decesso del loro amato papà

Qualche giorno fa, Giulia e Silvia Provvedi, le sorelle gemelle modenesi, meglio conosciute con il nome d’arte di Le Donatella, hanno dato un triste annuncio sul loro profilo Instagram. Il loro amato papà è scomparso improvvisamente. Dopo giorni di silenzio, le cantanti, ex naufraghe dell’Isola dei Famosi ed ex concorrenti del GF Vip, hanno svelato la cause del decesso dell’uomo e ringraziato tutti per la vicinanza mostrata.

Morto il papà de Le Donatella
Credit: ledonatellaofficial – Instagram

Sei stato il nostro esempio e ti promettiamo che saremo forti come ci hai insegnato tu. Papà Ti ameremo per sempre❤️.

Con queste poche e toccanti parole, lo scorso 14 settembre, Silvia e Giulia Provvedi annunciavano su Instagram la scomparsa del loro amato papà. Parole scritte a corredo di una foto dallo sfondo nero, con un cuore rosso al centro.

A distanza di qualche giorno, dopo aver in parte elaborato il lutto, le cantanti sono tornate sui social, svelando qualche dettaglio in più.

Le cause della morte del papà de Le Donatella

Morto il papà de Le Donatella
Credit: ledonatellaofficial – Instagram

Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta il nostro amatissimo padre. Non ci sono parole per descrivere la sofferenza per questa perdita improvvisa.

Così inizia il messaggio scritto da Le Donatella nella sezione storie del loro profilo. Poi hanno proseguito spiegando le cause e le circostanze del decesso.

Nostro padre era ammalato di cancro ma stava rispondendo bene alle cure e non è morto per quello. È morto di un infarto mentre era in videochiamata con noi e nostra mamma.

Morto il papà de Le Donatella
Credit: ledonatellaofficial – Instagram

Le due gemelle hanno poi voluto ringraziare, oltre che tutti coloro che hanno mostrato vicinanza in questo momento difficile a loro e ai loro familiari, anche i medici dell’istituto oncologico IEO che: “l’hanno curato con professionalità, dedizione, carica umana, sensibilità ed empatia“.

Infine, hanno colto l’occasione per lanciare una critica verso il personale del 118, che a detta loro non ha trattato la situazione con l’adeguata sensibilità.

Purtroppo gli stessi ringraziamenti non possiamo farli nei riguardi del personale del 118. Senza entrare nei dettagli, ha trattato male noi e nostro padre, come fosse un ‘numero’, un’incombenza di cui liberarsi velocemente. Siate sensibili e pensate sempre che potrebbe succedere a qualcuno di voi.