Le indagini sul caso del piccolo Domenico Bandieramonte: parla il legale

Domenico Bandieramonte ha perso la vita a soli 4 anni, dopo aver contratto un batterio killer all'interno dell'ospedale: le indagini

Sono ancora in corso le indagini sul caso del piccolo Domenico Bandieramonte. Il legale della famiglia, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it, ha spiegato che sono 22 le persone al momento iscritte nel registro degli indagati.

indagini Domenico Bandieramonte

Gli accertamenti, come sottolineato dall’avvocato, procedono secondo i termini previsti dalla legge. Anche gli esami autoptici sul corpicino del piccolo verranno resi noti nella relazione completa. I medici legali hanno a disposizione 90 giorni. E sempre secondo la legge, c’è la possibilità, come accade in tanti casi, che venga richiesta una proroga. Il motivo riguarda il fatto che ogni risultato ha bisogno della massima attenzione, davanti ad un caso così delicato,. Un caso che ha visto spegnersi un bambino di soli 4 anni.

A denunciare la vicenda, lo scorso 14 luglio, era stata la stessa mamma del piccolo Domenico Bandieramonte. Ambra Cucina, in diverse dirette Facebook, ha raccontato che l’agonia del suo bambino è iniziata quando lo ha portato al pronto soccorso. Aveva un banale disturbo intestinale.

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Domenico Bandieramonte ha perso la vita a causa di un batterio killer

Domenico ha contratto un batterio killer all’interno della struttura sanitaria. La donna è convinta che sia accaduto quando i dottori gli hanno infilato in gola un sondino.

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L’enterococco ha rapidamente attaccato gli organo vitali del piccolo in poco tempo la sua situazione è precipitata.

È stato trasferito in diverse strutture sanitarie e alla fine, si è spento all’ospedale di Taormina.

La conclusione del legale

Il passaggio da un ospedale all’altro ha generato il caos sullo stato delle indagini e sulle competenze delle diverse Procure siciliane. Solo in un secondo momento è stato stabilito che l’inchiesta spetta agli organi di Catania. Lì dove il bimbo è stato inizialmente ricoverato e dove avrebbe presumibilmente contratto il virus ospedaliero. Il piccolo è stato sottoposto a un solo regolare esame autoptico. Dal canto nostro abbiamo studiato le cartelle cliniche. Ci siamo fatti un’idea di quanto avvenuto, ma l’ufficialità sarà data solo quando sarà depositato l’esito dell’autopsia.