Le parole della mamma di Francesco, morto di otite perché curato con l’omeopatia

Francesco, il bambino che ha perso la vita a 7 anni, perché curato con la camomilla. Genitori condannati. Parla la mamma.

La vicenda risale ad un paio di anni fa, precisamente al 27 Maggio nel 2017, quando il piccolo Francesco ha perso la vita, a Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino. Il bambino aveva l’otite, che purtroppo non è stato curata con cure antibiotiche adatte. I genitori di Francesco hanno deciso di farlo seguire da un medico, che lo ha curato con l’omeopatia.

Si tratta di una cura che rispetta il corpo, che non richiede l’uso di medicinali e che ha lo scopo di aiutare il paziente a vincere la malattia, in modo naturale.

Francesco è stato curato con la camomilla, ma la sua situazione è peggiorata giorno dopo giorno, fino a portarlo alla morte. I suoi genitori, insieme al medico curante, sono stati accusati di omicidio colposo.

Sua madre e suo padre sono stati condannati a tre mesi di reclusione, per aver dato il consenso al medico, di procedere con la cura omeopatica.

L’otite di Francesco, senza un’adeguata cura antibiotica, si è trasformata in encefalite, che è peggiorata finché il bambino non è morto.

I genitori del piccolo si sono difesi, dichiarando che i cicli di cure antibiotiche non portavano alla sua guarigione, anzi stavano indebolendo sempre di più il bambino. Così hanno deciso di rivolgersi al dottor Mecozzi e grazie alla sua cura omeopatica, Francesco inizialmente era migliorato.

Mecozzi, nonostante avesse notato che Francesco stava peggiorando, non ha mai proposto ai due genitori di smettere con l’omeopatia e di procedere con una cura antibiotica. Anche se lui ha dichiarato di non averli mai costretti a rinunciare alle medicine.

“La mia vita è segnata per sempre, il mio cuore è spento. Ad ogni risveglio al mattino ripercorro quei giorni che ci hanno portato via Francesco. Qualunque mamma sa cosa significa amare un figlio, vederlo crescere, abbracciarlo forte ogni volta che puoi e sommergerlo di baci. È una parte del tuo corpo”, questo è quanto dichiarato da Mariastella Olivieri, in un’intervista rilasciata a Il Resto del Carlino.

La donna ha poi confessato di non essersi mai accorta dei peggioramenti di suo figlio. Si fidava delle rassicurazioni del dottor Mecozzi e aveva visto che Francesco era tornato a giocare, come faceva prima. Non aveva più la febbre ed era davvero convinta che quella cura naturale stesse funzionando.

Il 24 settembre scorso, è stato aperto il processo contro il dottor Marco Mecozzi, accusato di aver sottovalutato la gravità della situazione di Francesco e permesso alla malattia di evolversi, fino ad un punto fatale.

Secondo l’accusa, il medico è stato più volte contattato dai genitori sia telefonicamente che tramite l’applicazione di messaggistica WhatsApp, ma lui li avrebbe sempre rassicurati, spingendoli a continuare la cura omeopatica, quando invece la situazione aveva bisogno di un’immediata cura antibiotica.

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