Le parole di Gaia, la mamma del piccolo Leonardo
Il piccolo Leonardo è stato "ucciso di botte" a Novara. Aveva solo 2 anni. Interrogata sua madre: "non sono stata io ad ucciderlo".
La vicenda del piccolo Leonardo, ha portato dietro di se tanta rabbia e tanta indignazione, ma anche tante lacrime e tanti perché. Leonardo era un bambino di soli due anni, che è stato “ucciso di botte”. Secondo i risultati dell’autopsia, il piccolo è morto a causa di un emorragia interna, causata da un forte colpo all’addome. Il suo corpicino era ricoperto di lividi, ferite. Era, come riportato, “martoriato”.
Per il suo omicidio sono stati arrestati sua madre, una ragazza di 22 anni, di nome Gaia Russo e il suo attuale fidanzato, un ragazzo di 23 anni, di nome Nicolas Musi. I due, il giorno della morte di Leonardo, avevano chiamato un’ambulanza, dichiarando che il bambino era caduto dal suo lettino.
Non ci è voluto molto, per smascherare la menzogna. Ieri, durante un’udienza, durata oltre un’ora e mezza, Gaia, la mamma si è difesa, dichiarando: “non sono stata io ad uccidere mio figlio”.
Riguardo il suo compagno, non si è espressa, ma quelle parole non nascondono molto bene ciò che non ha voluto dire. “Non sono stata io ad uccidere mio figlio”… quindi, qualcuno lo ha ucciso? Nella casa c’erano solo lei e Nicolas… chi è stato?
Il ventitreenne è rimasto in silenzio, non si è espresso su nulla.
Le indagini sono ancora in corso e gli agenti vogliono scoprire cosa sia accaduto quel giorno, all’interno di quell’abitazione a Novara, nel quartiere Sant’Agapio.
Oggi alle 14:00 saranno celebrati i funerali di Leonardo, al Duomo di Novara. L’amministrazione comunale ha dichiarato lutto cittadino e questa sera, ci sarà una fiaccolata in memoria del bambino.
Il padre biologico del piccolo, è un ragazzo di nome Mouez Ajouli, che era stato allontanato da Gaia e dalla sua famiglia, per dei precedenti penali e perché considerato pericoloso. Infatti, Leonardo non portava nemmeno il suo cognome. Nonostante ciò, il giovane, durante un’intervista, ha raccontato che Gaia glielo faceva vedere e che i due si frequentavano lo stesso. Poi, nell’ultimo periodo lei era cambiata ed aveva iniziato a minacciarlo. All’ultimo incontro si era portato anche il fidanzato.
“Chiamo, vado alla casa, mi tengono fuori, non mi rispondono. Non mi reggo più in piedi dal dolore. Ero davvero io il cattivo?”
Nicolas si trova nel carcere di Novara, mentre Gaia si trova in una struttura protetta, perché è incinta.