Leonardo Russo, il bimbo ucciso di botte: “Sedato con cocaina e farmaci”

Sentenza per l'omicidio di Leonardo Russo: la madre non era presente perché in isolamento fiduciario

Una nuova sentenza per l’omicidio del piccolo Leonardo Russo, il bimbo di 19 mesi ucciso di botte a Novara. In aula c’era solo Nicolas Musi, quello che allora era il compagno della mamma del piccolo e che ora è accusato del suo omicidio. Anche la mamma, Gaia Russo è stata arrestata dopo la morte di Leonardo.

Leonardo Russo positivo cocaina
Credit: Gaia Russo – Facebook

La 23enne si trova in una struttura protetta ai domiciliari, poiché in stato di gravidanza. Non si è presentata in aula per via dell’emergenza sanitaria. Un’altra ospite della sua struttura, è risultata positiva al Covid-19.

Quel giorno, Nicolas e Gaia avevano chiamato l’ambulanza, dichiarando che il piccolo Leo era caduto dal lettone. Ma i sanitari dell’ospedale non ci misero molto a smascherare quella menzogna. Le ferite e i lividi riportati sul corpicino del bambino, parlavano chiaro. Era da tempo vittima di percosse e maltrattamenti.

Leonardo Russo e le foto dell’orrore

Leonardo Russo positivo cocaina
Credit: Gaia Russo – Facebook

Da lì, la chiamata alle forze dell’ordine e il via alle indagini. Nel fascicolo del caso di Leonardo Russo ci sono foto, mostrate in aula per la prima volta dopo un anno dalla morte. Foto dell’orrore trovate sul cellulare dei due accusati. Conversazioni dove parlavano di mesi di botte e minacce.

Credit: Rai – YouTube

Sulla vicenda è intervenuta la dottoressa Dulbecco, che ha spiegato che una settimana prima della morte del bimbo, la zia di Gaia aveva presentato un esposto tramite i servizi educativi. In quei pochi giorni dalla morte, i servizi sociali non avrebbero fatto in tempo ad analizzare la situazione. Avevano contattato Gaia, per due volte, ma non si era presentata agli incontri.

Leonardo Russo positivo cocaina
Credit: Gaia Russo – Facebook

La vicina di casa ha raccontato che quel giorno la 23enne è uscita con Leonardo in braccio, chiedendo aiuto e quando lei le ha chiesto cos’era accaduto, Gaia Russo le ha detto di chiamare la polizia.

L’indizio più orribile, emerge dai test tossicologici. Il piccolo Leonardo Russo era positivo a cocaina e psicofarmaci. Veniva sedato, prima di essere percosso? I vicini non lo hanno mai sentito urlare.