Leonardo si è arreso dopo due giorni di agonia: una visita dagli amati nonni si è trasformata in tragedia. Aveva solo 21 anni

Tragedia in Friuli, dove la promessa della ginnastica artistica Leonardo Scarel è morto ad appena 21 anni

Una tragedia improvvisa ha strappato all’affetto dei propri cari un giovane di appena 21 anni. Si chiamava Leonardo Scarel, viveva a Terzo d’Aquileia in provincia di Udine ed è rimasto vittima di un grave incidente stradale mentre tornata a casa dopo una visita dai nonni. Il ragazzo era una promessa della ginnastica artistica.

Morte Leonardo Scarel

Il Friuli Venezia Giulia e in particolare la provincia di Udine sono sotto shock per la morte di un giovane del posto, Leonardo Scarel, rimasto vittima di un grave incidente stradale avvenuto nel territorio comunale di Cervignano.

Morte Leonardo Scarel

Il 21enne, stando a quanto riportato dai media locale, era andato a trovare i suoi nonni nella giornata di martedì e, dopo averli salutati, è salito a bordo della sua auto, una Fiat Punto, e si stava dirigendo verso casa sua a Terzo d’Aquileia. Ancora non è chiara la dinamica del sinistro, ma pare che abbia perso del controllo del veicolo per via del maltempo e che si sia schiantato contro un albero.

Sul posto sono intervenuti i soccorritori del 118, che hanno prelevato il ragazzo e lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Lì i medici hanno lottato insieme a lui per due giorni, mettendo in campo tutte le loro competenze ed energie fino a giovedì, quando il suo cuore si è fermato per sempre.

Morte Leonardo Scarel

Leonardo aveva compiuto il suo 21esimo compleanno solo poche settimane fa, l’11 di aprile. In passato aveva studiato e si era diplomato all’istituto nautico di Trieste. In questo periodo stava facendo uno stage in un’azienda di Brescia specializzata nella produzione di motori per aerei e parallelamente portava avanti la sua passione per la ginnastica artistica, sport di cui era una vera promessa.

La sua morte getta nello strazio più assoluto la mamma Silvia, il papà Maurizio e gli amatissimi nonni, oltre che i tanti amici che gli volevano bene. Come da lui precedentemente accettato con il relativo assenso dato, i suoi organi saranno donati.