“L’ha chiesto il giorno dopo dell’omicidio” si aggrava la posizione del compagno di Nataly Quintanilla: la richiesta all’amico non lascia dubbi

Pablo Gonzales Rivas è accusato di aver ucciso la compagna, Johanna Nataly Quintanilla, durante una lite, dopo che lei scoprì la sua relazione parallela; il corpo è stato trovato nel fiume Adda.

Il 24 gennaio a Milano si è consumato un tragico omicidio che ha scosso la comunità locale. Pablo Gonzales Rivas è accusato di aver ucciso la compagna Johanna Nataly Quintanilla Valle durante una lite, scaturita dalla scoperta di una relazione parallela. Nelle ore precedenti all’omicidio, Rivas ha inviato un messaggio a un amico, rivelando che la situazione in casa era tesa e “calda”.

Dettagli sull’omicidio di Johanna Nataly Quintanilla Valle

Le indagini sul caso di Johanna Nataly Quintanilla Valle sono in corso e nuovi dettagli stanno emergendo. La donna, secondo quanto riportato, è stata uccisa nella loro abitazione a Milano e successivamente il suo corpo sarebbe stato occultato all’interno di una valigia, abbandonata nelle campagne a est della città. Gli inquirenti stanno lavorando per confermare l’identità di un corpo ritrovato nel fiume Adda a Zelo Buon Persico, ritenuto collegato a questo omicidio.

Le testimonianze raccolte indicano che, il giorno dopo l’omicidio, Pablo Rivas avrebbe incontrato un amico per discutere di un’opzione per nascondere il cadavere. Avrebbe chiesto se fosse possibile utilizzare un box o una cantina per occultare il corpo. Questo incontro ha avuto luogo prima che Rivas si dirigesse a Cassano d’Adda, dove avrebbe nascosto la valigia con il corpo di Nataly. Le autorità stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza e i dati delle targhe per ricostruire il percorso effettuato dall’uomo.

Le circostanze della relazione tra Rivas e Nataly

Le indagini hanno rivelato che la relazione tra Pablo Rivas e Johanna Nataly Quintanilla era segnata da tensioni, specialmente dopo che Nataly scoprì la doppia vita del compagno. Rivas, originario di El Salvador, avrebbe intrattenuto una relazione con un’altra donna del suo paese per anni e stava pianificando un viaggio in Italia per lei. Questo ha portato Nataly a sentirsi sempre più come un intralcio nella vita di Rivas, scaturendo in conflitti che culminarono nell’omicidio.

Rivas, dopo l’omicidio, avrebbe comunicato all’amico di non poterlo far entrare in casa, affermando che l’atmosfera era “troppo calda”. Questo potrebbe suggerire che Rivas fosse consapevole delle conseguenze delle sue azioni e stesse cercando di gestire le prove della sua colpevolezza. La situazione si complica ulteriormente con le dichiarazioni rilasciate da Rivas durante gli interrogatori, dove ha affermato di aver ucciso Nataly “per sbaglio durante un gioco erotico”, una versione che non ha convinto gli inquirenti.

Prospettive future nelle indagini e autopsia

Le autorità hanno fissato l’autopsia sul corpo ritrovato nel fiume per il 6 marzo. I primi rilievi del medico legale non hanno fornito indicazioni chiare sulle modalità dell’omicidio. Non è chiaro se Nataly sia stata uccisa a mani nude o con un’arma da taglio. La posizione della pubblica accusa, rappresentata dalla pm Alessia Menegazzo e dall’aggiunta Letizia Mannella, è che la versione di Rivas appaia poco credibile, e gli investigatori stanno continuando a raccogliere prove per costruire un caso solido contro di lui.

Nel frattempo, la comunità locale è scossa dalla brutalità dell’omicidio e dalle circostanze che lo hanno circondato. La storia di Rivas e Nataly mette in luce temi complessi legati a relazioni tossiche e alla violenza domestica, questioni che richiedono attenzione e intervento da parte delle autorità competenti.