“Liberi a Natale, poi a gennaio lockdown totale”: svelato il piano del governo

A svelarlo un capo di gabinetto che preferisce restare anonimo. A gennaio ci sarebbe un nuovo lockdown totale

Italia ora divisa in fasce con misure restrittive più o meno stringenti, qualche settimana di libertà nel periodo natalizio per consentire di dare una boccata d’ossigeno alle attività produttive e poi un nuovo lockdown totale da metà gennaio. Sarebbe questa l’idea del governo secondo un capo di gabinetto intervistato dal quotidiano Libero.

Piazza Duomo Milano
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“Ci aspettano maglie un po’ più larghe sotto Natale e nuovamente strette a gennaio. Dunque stringere i denti fino ai primi giorni di dicembre, riaprire tutto all’Immacolata, garantire qualche settimana di consumi sotto Natale salvo poi poter fare retromarcia e chiudere tutto nella seconda metà di gennaio” – questa l’idea del governo secondo la fonte.

La gestione dell’emergenza ha fatto riemergere scontri e dissidi politici:

Giuseppe Conte dpcm
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“La pandemia viene gestita con i soliti schemi della lotta politica. Governatori contro governo. Sindaci contro governatori. Pezzi di maggioranza contro la maggioranza. Pezzi di opposizione contro l’opposizione” – ha detto il capo di gabinetto intervistato.

A finire sotto accusa è la gestione della seconda ondata, che doveva essere prevista in anticipo. Invece il governo si è lasciato cogliere ancora una volta di sorpresa:

“Nei ministeri tanti hanno abbassato la guardia, pensando che fosse finita. Sarebbe stato necessario usare luglio e agosto per prepararsi al peggio, non per andare al mare” – ha attaccato la fonte.

Giuseppe Conte con la mascherina
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Lockdown totale evitato fino ad oggi non per motivi economici

La fonte ha svelato che ad agosto il sistema di tracciamento stava già saltando e un terzo dei focolai sfuggiva al controllo.

“Bastava leggere i report scientifici e sanitari che circolano al ministero, non quelli per le conferenze stampa. Ma le Regioni non si sono fatte problemi a consentire l’apertura delle discoteche” – ha proseguito l’anonimo capo di gabinetto.

Roberto Speranza ad un evento istituzionale
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Infine secondo lui la decisione di rinviare un lockdown totale come quello di marzo non è stato fatto fino ad ora “non tanto per motivi economici quanto per il rischio di un crollo psicosociale degli italiani”.