Liliana Resinovich, adesso cambia tutto: gravi conseguenze immediate per il tecnico che ha confessato la frattura della vertebra

Il tecnico dell'autopsia di Liliana Resinovich ammette di aver potuto provocare una frattura vertebrale, scatenando la reazione della famiglia e il suo trasferimento da un reparto ospedaliero.

Il caso di Liliana Resinovich continua a riservare colpi di scena, con nuove rivelazioni che gettano ulteriore luce su una vicenda già complessa. Recentemente, il tecnico di sala autoptica ha rilasciato dichiarazioni che potrebbero avere un impatto significativo sulle indagini in corso. La questione della frattura vertebrale, emersa durante l’esame autoptico, solleva interrogativi e preoccupazioni, non solo per la famiglia della vittima, ma anche per le autorità coinvolte nel caso.

La confessione del tecnico di sala autoptica

Nel contesto dell’indagine sulla morte di Liliana Resinovich, è emersa una dichiarazione sorprendente da parte di Giacomo Molinari, il tecnico di sala autoptica. Durante la sua testimonianza, Molinari ha ammesso di aver potuto causare, in modo involontario, una frattura di una vertebra toracica della vittima durante l’autopsia condotta nel gennaio 2022. Questa ammissione ha scatenato una serie di reazioni, ponendo nuovi interrogativi su come si siano svolti gli eventi durante l’esame. La frattura vertebrale, che potrebbe influenzare la causa della morte, rappresenta un elemento cruciale per il proseguimento delle indagini e per la chiarificazione delle circostanze che circondano la morte di Liliana.

Le dichiarazioni di Molinari sono state accolte con incredulità da parte della famiglia di Liliana, che ha contestato fermamente la sua versione dei fatti. La questione si complica ulteriormente poiché è stato attestato che la frattura era già presente in una TAC effettuata tre giorni prima dell’autopsia, come confermato da una perizia specialistica. Questo nuovo sviluppo ha portato a una serie di contestazioni legali nei confronti del tecnico, con la famiglia di Resinovich che ha avanzato accuse di falso.

Reazioni della famiglia e conseguenze legali

La famiglia di Liliana Resinovich, in particolare il fratello Sergio, ha espresso una forte indignazione nei confronti delle dichiarazioni di Giacomo Molinari. Sergio ha presentato una denuncia formale contro il tecnico, accusandolo di aver alterato la verità riguardo alla frattura vertebrale. Secondo la famiglia, l’ammissione di Molinari rappresenta non solo un tentativo di depistaggio, ma anche un’offesa alla memoria della vittima, che merita di avere la verità sulla sua morte. Gli avvocati della famiglia hanno chiesto un’ispezione immediata del reparto in cui lavora Molinari, sottolineando le preoccupazioni per la diffusione di video da parte del tecnico, che mostrano gli spazi dell’obitorio.

Questo scenario ha portato a un clima di tensione crescente, con la famiglia che si è sentita costretta a difendere la memoria di Liliana e a cercare giustizia. I legali della famiglia hanno anche evidenziato come la diffusione di informazioni non verificate possa influenzare negativamente l’inchiesta e la percezione pubblica del caso. La situazione rimane delicata e le autorità sono chiamate a garantire che le indagini procedano in modo accurato e trasparente.

Misure disciplinari nei confronti del tecnico

In seguito alle recenti dichiarazioni di Giacomo Molinari, la direzione dell’ospedale di Cattinara ha deciso di prendere misure disciplinari nei suoi confronti. Il tecnico è stato trasferito da Asugi a un altro reparto e non avrà più accesso alla sala autoptica. Questa decisione è stata motivata dalla violazione delle normative aziendali, in particolare per quanto riguarda la condivisione di contenuti riservati sui social network. È emerso che Molinari aveva pubblicato materiale attinente al suo lavoro, il che ha sollevato preoccupazioni sulla riservatezza e la professionalità all’interno dell’ospedale.

Secondo fonti interne, Molinari sarà assegnato all’Archivio delle cartelle cliniche, dove si occuperà della gestione e conservazione di documenti clinici. Questo trasferimento rappresenta una risposta diretta alle sue azioni e al potenziale impatto negativo che esse potrebbero avere sull’immagine dell’ospedale e sull’inchiesta in corso. Le autorità sanitarie hanno ribadito l’importanza di rispettare le norme etiche e professionali, sottolineando come ogni violazione possa compromettere la fiducia del pubblico nel sistema sanitario.