Liza la bambina Down uccisa dalle bombe russe, le parole della mamma nei giorni del funerale

Le parole di dolore della mamma della piccola

Addio a Liza, la bambina Down uccisa dalle bombe russe. La piccola, famosa sui social insieme alla sua mamma, è morta nella sua Ucraina, dopo un bombardamento delle armate di Mosca. Nei giorni del funerale della piccola, la madre di Liza affida tutto il suo dolore a quella piccola bara dove riposa la sua amatissima figlioletta.

Liza la bambina Down uccisa dalle bombe russe

La bambina ucraina di 4 anni con Sindrome di Down è morta in seguito alle ferite riportate durante un bombardamento che è avvenuto la settimana scorsa nella città di Vinnytsia. La sua storia ha commosso tutto il mondo ed è diventata uno dei simboli di una guerra che da febbraio continua a uccidere troppi civili.

Liza era nel passeggino insieme alla sua mamma ed è una delle 22 vittime del rais delle truppe di Mosca sulla città dell’Ucraina centrale, che si trova a centinaia di chilometri dalla linea del fronte. Una morte che ha commosso tutti quanti.

La famiglia ha detto addio a Liza Dmitrieva nella giornata di domenica 17 luglio 2022, nei funerali che si sono celebrati nella sua città, nella Cattedrale della Trasfigurazione. La mamma purtroppo era assente, perché ricoverata in ospedale a causa delle gravi ferite riportate.

Poco prima dell’inizio della cerimonia funebre per la sua piccola di 4 anni, la donna ha rilasciato un’intervista a una tv locale.

Liza Dmitrieva

Liza la bambina Down uccisa dalle bombe russe, le parole della mamma prima dei funerali della figlia di 4 anni morta in Ucraina

Al mondo non interessa, vede quello che succede ma non ci protegge.

Ha detto la donna, chiedendo di proteggere il suo paese da un tiranno, Vladimir Putin, che non si fermerà all’Ucraina, ma continuerà e distruggerà tutto.

funerale Liza Dmitrieva

Quante volte abbiamo chiesto di chiudere il cielo? E il mondo resta a guardare come viene massacrata l’Ucraina. I nostri bambini vengono assassinati, i nostri soldati e la nostra gente uccisa.