Luca Cardillo non ce l’ha fatta, ha combatutto contro un tumore raro

È morto a soli 24 anni Luca Cardillo.

Non ce l’ha fatta Luca Cardillo, il 23enne siciliano che da un anno lottava contro un osteosarcoma alla gamba, un cancro raro. È deceduto stamattina, lunedì 14 gennaio, nella sua casa di Giarre, comune della provincia di Catania. In un video che il ragazzo, insieme alla sorella Lidia, aveva condiviso sui social, commuovendo tutti, aveva detto: “Forse questo tumore è arrivato per rafforzarmi ancora di più”.

Luca aveva anche lanciato una raccolta fondi così da finanziare le sue cure negli Stati Uniti d’America, a cui hanno contribuito anche personaggi dello spettacolo, come i cantanti Emma Marrone, Tiziano Ferro e Ermal Meta, riuscendo a raccogliere 98mila euro.

Luca Cardillo non ce l'ha fatta, ha combatutto contro un tumore raro

Una volta giunto in Texas nel novembre scorso, i medici del MD Anderson Cancer Center di Houston hanno ritenuto che l’organismo di Luca non sarebbe riuscito a subire gli effetti dell’operazione per rimuovere chirurgicamente il tumore, amputandogli la gamba. Il cancro era purtroppo avanzato con l’aggiunta di tre complicazioni: il versamento pleurico, la tachicardia e la polmonite. Inoltre, si erano aggiunte anche le metastasi polmonari.

Tornato in Italia, nonostante il peggioramento delle condizioni, Luca ha continuato a combattere ma, alla fine, ha dovuto arrendersi al male. I medici gli avevano dato due mesi di vita ma il ragazzo ha preferito non saperlo. Domani, martedì 15 gennaio, alle 15.30, saranno celebrati i funerali nel Duomo di Giarre.

Denise, la migliore amica di Luca, ha scritto su Facebook: “Oggi, il mio migliore amico, anima candida, raggio di sole nella tempesta, se n’è volato in paradiso. Si sta meglio là, vero Luca? È inevitabile piangere ma farò in modo di ricordarti con gioia e di fare festa, e di gioire, per la fine della tue sofferenze e i tuoi dolori… Dovevi fare grandi cose, avevi un talento unico eppure, se adesso non sei più su questa terra devo convincermi, attraverso la fede, che forse un piano migliore è riservato per te… Ti voglio tanto bene, adesso che puoi sentirmi ovunque tu sia, te lo voglio urlare che ti voglio bene, perché per me eri l’amico più caro, un fratello”.